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VINO E GIUSTIZIA

“Il fatto non sussiste”: Mezzacorona assolta dalle ipotesi di riciclaggio in Sicilia

Un’inchiesta durata anni. Il gruppo trentino “prende atto con soddisfazione, convinto, come è sempre stato, della regolarità del proprio operato”

“Il fatto non sussiste”: così il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Trento ha messo finalmente la parola “fine” alla vicenda che ha visto ingiustamente coinvolto il Gruppo Mezzacorona, una delle realtà più virtuose della cooperazione del vino italiana e trentina, invischiata in un’ipotesi di riciclaggio per l’acquisto delle aziende siciliane del gruppo (sotto il brand Feudo Arancio, ndr) agli inizi degli anni 2000, poi rivelatasi, come sempre sostenuto da Mezzacorona, completamente infondata. Con tutti gli imputati, dunque, completamente assolti.
“Il Gruppo Mezzacorona - spiega una nota ufficiale - rende noto che in data odierna, in relazione al procedimento penale concernente l’ipotizzata realizzazione di una condotta di riciclaggio riguardante l’acquisto delle aziende siciliane negli anni 2000/2003 del Gruppo stesso, il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trento ha pronunciato una sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste. Di tale pronunciamento il Gruppo Mezzacorona prende atto con piena soddisfazione, convinto, come è sempre stato, della assoluta trasparenza, della correttezza nonché regolarità del proprio operato”, spiega una nota del gruppo, guidato da Luca Rigotti. Che, negli anni, grazie alla forza del suo lavoro e del suo marchio, ha raggiunto comunque, nonostante tutto, risultati record, cristallizzati nell’ultimo bilancio, quello 2021 (chiuso a luglio 2021), a 196,6 milioni di euro (+1,5% sul 2020), con un utile netto di 3,2 milioni di euro (+32,5% sul 2020), un valore di conferimento di oltre 67,5 milioni di euro liquidati ai soci, con una resa economica ad ettaro molto elevate, sui 18.799 euro di media. Risultati decisamente importanti, accompagnati da una crescita del patrimonio consolidato passato da 101 a 104,2 milioni di euro, dato che evidenzia la grande solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo che, alla chiusura del bilancio al 1 luglio 2021, contava su 487 collaboratori.

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