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COMUNICAZIONE

Il “Five Roses”, rosato iconico della griffe pugliese Leone de Castris, sbarca in tv con uno spot

Il vino antesignano di una moda esplosa da qualche anno sull’asse Italia-Stati Uniti nato nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale

Il rosato, in Italia, ha tante patrie, ma una sola etichetta capace di attraversare indenne i decenni e diventare un vero e proprio simbolo, quella del “Five Roses” della griffe pugliese Leone De Castris, che veleggia verso gli ottant’anni, vino antesignano di una moda esplosa da qualche anno sull’asse Italia-Stati Uniti. Come raccontato qualche tempo fa a WineNews da Piernicola Leone de Castris, ultima generazione alla guida dell’azienda, la nascita del “Five Roses”, “risale ad un momento assai complesso: siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, quando mio nonno (Don Piero Leone de Castris, ndr), aveva prodotto un rosato, al quale non aveva però dato un nome, per distinguersi dalle produzioni di rosso che da sempre caratterizzavano l’azienda. Quel vino, nel gennaio del 1944, conquistò un ufficiale americano di stanza a Brindisi, che ne volle qualche decina di migliaia di bottiglie. Si usarono le bottiglie di birra vuote lasciate dalle truppe americane, e si decise di chiamarlo “Five Roses” perché le uve provenivano dalla tenuta “Cinque Rose”: un nome inglese in onore del primo cliente”. Un nome che oggi porta in tutto il mondo il rosato pugliese, sbarcato da qualche giorno anche in televisione, con uno spot che dà forma ed immagine a profumi ed aromi, giocando, ovviamente, sulle note del rosa.

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