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VINO E SPORT

Il Giro d’Italia brinda ancora, con la “Prosecco Superiore Wine Stage”, tra le Colline Unesco

Il 17 ottobre la eno-crono tra Conegliano e Valdobbiadene, vetrina mondiale per il territorio storico dello spumante più famoso d’Italia

Un colpo di pedale e un tappo che salta, un arrivo ad alta velocità ed un brindisi ad uno dei territori più importanti del vino Italiano: il 17 ottobre, ad un mese da oggi, il Giro d’Italia 2020, in versione autunnale a causa del Covid, farà tappa tra le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, per la “Wine Stage” dedicata al territorio storico in cui è nato il più famoso degli spumati italiani. Un momento importante di rilancio, che nasce grazie al lavoro del Consorzio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg, di Rcs e dell’Associazione Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio Unesco.
Una eno-crono di 34 chilometri tra Conegliano e Valdobbiadene, partenza e arrivo della “Prosecco Superiore Wine Stage”, la n. 14,
(che si aggiunge così a quelle dedicate, negli ultimi anni, nell’ordine, al Chianti Classico, al Sagrantino di Montefalco, al Franciacorta, al Sangiovese di Romagna, dopo la leggendaria ed indimenticabile tappa di Montalcino, nel fango delle strade bianche, del 2010), che arriverà in un momento decisivo della “Corsa Rosa”, e sarà una enorme e lunga vetrina aperta sul mondo per il territorio, con le fatiche dei campioni del pedale che metaforicamente saranno prosecuzione di quelle dei viticoltori del Prosecco Docg, protagonisti in questi giorni di una vendemmia che, sui pendii ripidi delle colline della Glera, è decisamente “eroica”. Un percorso, quello della tappa, che tra Conegliano e Valdobbiadene, passerà per San Pietro di Feletto, il Muro di Cà del Poggio, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Col San Martino, Guia, San Pietro di Barbozza, mostrando al mondo le terre da cui nasce il vino.
“Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg è sede del Comitato della tappa n. 14 del Giro d’Italia - afferma il presidente del Consorzio , Innocente Nardi - e in considerazione del momento delicato e incerto che stiamo attraversando, che segue a mesi difficilissimi, siamo particolarmente orgogliosi di ospitare una tappa a cronometro del Giro d’Italia 2020, l’unica ad avere come palcoscenico un territorio viticolo, che permette di consolidare l’identità e il valore del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”.
“Il Veneto si tinge ancora una volta di rosa - commenta Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene - e le nostre Colline, per la quinta volta in poco più di 10 anni, faranno da sfondo ad una delle tappe più attese del Giro. Sarà però la prima volta da quando sono state proclamate Patrimonio dell’Umanità. Più di 34 chilometri che, da Conegliano a Valdobbiadene, attraverseranno un’area di oltre 9.000 ettari diventata Sito Unesco proprio grazie al suo particolare paesaggio, caratterizzato da salite e discese che renderanno questa cronometro forse una delle più spettacolari in assoluto. La tappa, tanto attesa soprattutto in un anno così particolare, sarà l’occasione per mostrare al mondo intero la straordinaria bellezza che rende questo territorio un patrimonio unico nel suo genere. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono il risultato dell’impegno, della caparbietà e della passione dell’uomo. Caratteristiche, queste, che si ritrovano appieno nel ciclismo, sport tra i più popolari in Veneto, regione di grandi campioni. Ecco perché - conclude - l’Associazione è onorata di sostenere questo evento: siamo certi che la tappa n. 14 del Giro d’Italia lascerà il mondo a bocca aperta”.
Prosecco Docg, dunque, protagonista del Giro d’Italia, che, come sempre, nel suo peregrinare per il Belpaese, con arrivo a Milano, toccherà con la sua carovana tantissimi territori del wine & food, soprattutto in Sicilia, che ospiterà le prime 4 tappe, tra Monreale e Palermo, Alcamo e Agrigento, Enna e Linguaglossa, sull’Etna, Catania e Villafranca Tirrena, ma anche nelle Langhe, tra Alba e Asti, o in Friuli Venezia Giulia, con l’arrivo a San Daniele, tra le altre.

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