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TUTELA DEGLI ANIMALI

Il Grana Padano si fa “pet friendly”: presto un sistema per misurare il benessere animale

La strategia del Consorzio dopo le polemiche scatenate da alcuni video di associazioni animaliste sul web
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Il Grana Padano si fa “pet friendly”: presto un sistema per misurare il benessere animale

Il Grana Padano si fa sempre più “pet friendly” e adotterà un sistema che presto diverrà obbligatorio per misurare il benessere animale in modo oggettivo e definito, individuando criteri finalizzati alla cura, allo stato di salute, alla libertà di movimento, all’accesso al cibo e all’acqua adottando un protocollo finalizzato al benessere animale e all’aumento della sostenibilità. Tutte le stalle, fa sapere il Consorzio che tutela il prodotto Dop più consumato al mondo, sono e saranno periodicamente valutate sul benessere animale al fine che tutto il latte conferito a divenire Grana Padano Dop provenga da allevamenti sottoposti ai risultati positivi della valutazione e quindi alla eliminazione dal circuito Grana Padano del latte proveniente da stalle che non rispetteranno i requisiti necessari.
“Stiamo lavorando a favore del benessere animale con grande partecipazione di tutto il nostro sistema e laddove si evidenzino comportamenti anomali avremmo piacere che ci venisse segnalato per poter intervenire al fine di bloccare attività difformi dalle regole e velocizzare pertanto il nuovo percorso dedicato al benessere animale”, dichiara Stefano Berni, dg Consorzio, in risposta alle segnalazioni apparse sul web in merito alle immagini del video girato dalla ong Essere Animali, che ha documentato sotto copertura le condizioni dei vitelli in un allevamento intensivo produttore di Grana Padano.

“Il Consorzio - continua Berni - è stato tra i primi impegnato sul benessere animale e sulla sostenibilità perchè lo ritiene un obiettivo irrinunciabile e prioritario. I comportamenti maldestri di pochi non possono gettare ombre su tutti i 4.000 allevatori che con impegno rispetto e attenzioni ogni giorno operano nelle stalle. Ci spiace, a causa di pochissimi, che sia stato messo in discussione il nostro impegno su questi temi che sono per noi da tempo una priorità e un obiettivo strategico irrinunciabile”.

Il riferimento è al video diffuso nei giorni scorsi dall’associazione animalista “Essere Animali”, che riprende vitelli separati dalla madre alla nascita e rinchiusi in piccole gabbie, in condizioni igieniche critiche, alimentati con surrogati per poter destinare il latte materno interamente al mercato.

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