Il Liv-ex, il benchmark del mercato secondario dei fine wine, torna a salire, ed è la prima volta nel 2019, con il mese di maggio che vede il Liv-ex 1000 chiudere a quota 353,48 punti, lo 0,1% in più di aprile, mentre il Liv-ex 100 lascia sul terreno lo 0,17% ed il Liv-ex 50 cala dello 0,31%. Bene, tra i sotto-indici del Liv-ex 1000, l’Italy 100, che cresce dello 0,44%, il Bordeaux Legends 50, che con il +0,49% mette a segno la performance migliore nel mese, ma anche il Rhone 100 (+0,44%) ed il Liv-ex Bordeaux 500 (+0,1%). Segno meno, invece, per lo Champagne 50 (-0,98%), per il Rest of the World 50 (-0,63%) e per il Burgundy 150 (-0,06%). Se si allarga l’orizzonte dell’analisi agli ultimi 12 mesi, cambia tutto o quasi, perché il best performer diventa il Burgundy 150, con un’evoluzione del +15,85%, seguito dall’Italy 100 (+7,84%) e dallo Champagne 50 (+4%), ma numeri positivi sono anche quelli messi a segno dal Rhone 100 (+3,15%) e dal Rest of teh World 50 (+0,87%), mentre sul lungo periodo il Bordeaux Legends 50 ha perso il -1,49% ed il Liv-ex Bordeaux 500 il -1,45%. Un altro dato interessante, e positivo per i fine wine del Belpaese, riguarda la crescita da inizio anno, con l’Italy 100 che si conferma come unico indice in territorio positivo (+1,67%), a fronte dei cali piuttosto vistosi del Bordeaux Legends 50 (-3,79%) e del Burgundy 150 (-6,66%).
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