IL MIGLIOR MIELE DI MONTALCINO ? E' QUELLO DI CORBEZZOLO

Montalcino è situato all'interno di un’area naturalmente favorevole all'attività delle api. Ma non avrebbe potuto diventare un cuore pulsante dell’apicoltura toscana ed italiana se non fosse stata anche la sede di una originale tradizionale apistica, creata da Guido Franci, che fin dagli anni Trenta, quando era mezzadro alla Tenuta Il Greppo dei Biondi-Santi sviluppò un’attività in proprio a partire da pochi “bugni rustici”. Da quel momento, Guido Franci (recentemente scomparso) diventò una specie di “padre spirituale” degli apicoltori del Senese e del Grossetano. Da allora si è sviluppata quest’attività economica che produce mediamente a Montalcino circa 100.000 chilogrammi di buon miele di diverse specie. Una grande quantità, che corrisponde al 1% della produzione nazionale ed a circa il 40% di quella provinciale, ma soprattutto di ottima qualità. Gli apicoltori professionisti sono: Mirena Fioravanti, Franco Ferretti, Roberto Batignani, Livio Sassetti, Hubert Ciacci, Giuseppe e Fabio Tassi. Piccole ma moderne aziende familiari che producono varie tipologie di miele: il millefiori, l'acacia, il trifoglio e la sulla, l'eucalipto, il castagno, di bosco e di corbezzolo (il più tipico, grigioverde con tonalità nocciola, leggermente amaro, ottimo come diuretico e antisettico, adattissimo per la preparazione di dolci e liquori). Montalcino è anche sede dell’Asga, l’associazione apicoltori di Siena Grosseto Arezzo, che svolge un’importante azione di promozione e di tutela dell’apicoltura in questi territori ed ogni anno organizza, nel secondo weekend di settembre, la “Settimana del Miele”, una delle rassegne più importanti ed antiche dell’apicoltura italiana.