Recentemente si sono fatti notare perchè hanno voluto consegnare di persona i loro doni nelle mani di personaggi famosi - da Papa Francesco al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (a Vinitaly hanno regalato alla Premier una sedia “speciale”) - ma i ragazzi di Centimetro Zero lavorano da anni lontano dai riflettori per portare avanti un progetto che parla di inclusione, tolleranza e integrazione, e che comprende un ristorante, una scuola, la produzione di vino e prodotti food (dai biscotti al cioccolato), ma anche laboratori artistici e artigianali .
Qui tutto è speciale, a partire dal ristorante, la “Locanda Terzo Settore Centimetro Zero” nata nel 2014 a Spinetoli, nelle Marche. A fondarla sono stati Roberta D’Emidio e Emidio Mandozzi, che hanno ricevuto il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. É un casolare verde acqua che domina la campagna, in cui ogni settimana si fanno mediamente 100 coperti: sedersi ai suoi tavoli vuol dire non solo mangiare prodotti sani che arrivano rigorosamente dal territorio, ma soprattutto partecipare ad un percorso sociale. L’attività di ristorazione è infatti solo il punto d’arrivo di un progetto molto più ampio, che coinvolge la disabilità, l’autoproduzione ed il recupero creativo: tutto ciò che si mangia alla locanda arriva dall’orto biologico, ma sono i ragazzi il cuore pulsante dell’attività. Adesso sono in 20, di età compresa tra 20 e 40 anni, tutti con disabilità intellettive, che coltivano i prodotti, lavorano come personale di sala e si impegnano nelle attività che la locanda promuove per rafforzare la produttività, la cultura, la formazione e lo scambio, consentendo loro di integrarsi nel mondo del lavoro. I prodotti sul menu - dalla carne all’olio, fino ai vini - hanno una provenienza certificata, il più possibile a chilometro zero, e sono forniti dalla rete di aziende locali e cooperative sociali del territorio, oltre che dall’orto che si trova a pochi metri dalla locanda.
Ma il progetto comprende anche “Professione Centimetrozero”, una scuola di formazione specifica nella ristorazione, con la finalità di garantire l’inserimento lavorativo dei ragazzi diversamente abili. Persino l’arredamento è fatto con il cuore. Tutte le sedie, lampade, vassoi, cassette e oggetti sono il frutto dei laboratori creativi con i ragazzi del Centro Diurno di Integrazione Sociale: pezzi unici d’artigianato realizzati con la preziosa collaborazione di professionisti. Dunque, se ad un cliente piace la sedia su cui ha fatto cena, più comprarla e portarla a casa.
Nell’ampio progetto di Centimetro Zero non manca il vino: è il winemaker Roberto Cipresso, con consulenze per aziende di tutto il mondo, che, dal 2019, si occupa della produzione. I vigneti si trovano nelle colline di Offida, e qui i ragazzi seguono tutte le procedure di potatura, raccolta, vendemmia e vinificazione. La produzione avviene, invece, direttamente nel punto cantina Centimetro Zero a Montalcino, da Roberto Cipresso. Quattro le etichette della linea “Soqquadro”: un vino rosso (50% Sangiovese, 50% Montepulciano), uno bianco (50% Vermentino, 50% Verdicchio), uno spumante (100% Sangiovese, prodotto con Metodo Charmat) e il progetto speciale “Vino da Favola”, un rosè declinato in 7 diverse etichette personalizzate, ognuna con una diversa storia.
Centimetro Zero si occupa anche di produzione alimentare: a partire dal cioccolato, con le Cioccole - un’ampia gamma di referenze realizzata in collaborazione con Reverse - che si pone l’obiettivo di formare e assumere nei laboratori di cioccolato e negli show-room i ragazzi con disabilità intellettiva. Ma ci sono anche i dolci nell’ampio paniere di Centimetro Zero, prodotti in collaborazione con il Microbiscottificio Frolla, nato per fornire un percorso di inserimento lavorativo a persone disabili. Un mondo variegato e in continuo divenire, perchè, come hanno scritto i ragazzi sulla sedia donata al Presidente Mattarella, “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.
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