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IL DOPO ELEZIONI

Il nuovo Governo inglese è realtà: l’appello del mondo del vino per fermare modifiche all’imposta

Il Wsta (Wine and Spirit Trade Association): “potrebbero risultare “fatali” per alcune imprese, e si tradurranno in ulteriori aumenti dei prezzi”
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Il neo Primo Ministro inglese, Keir Starmer

Fermare le modifiche all’imposta sul vino e fare chiarezza sulle norme relative agli imballaggi dei rifiuti. Il Wsta (Wine and Spirit Trade Association), realtà importante per il settore in quanto rappresenta oltre 300 aziende che producono, importano, esportano, trasportano e vendono vini e liquori nel Regno Unito, chiama “all’appello” il nuovo Governo inglese di stampo Labour guidato dal neo Primo Ministro, Keir Starmer, con un invito a mettere al centro il vino e gli alcolici nel proprio programma di crescita. A riportarlo è il sito specializzato “The Drink Business”.
Il settore dei vini e degli alcolici non è marginale Oltremanica e il Wsta ha sottolineato che nel 2022 l’industria britannica ha generato 22 miliardi di sterline di valore aggiunto lordo, contribuendo con 76,3 miliardi di sterline all’attività economica con quasi mezzo milione di posti di lavoro garantiti. Ma l’associazione ha chiesto “azioni urgenti” per fermare le “modifiche non necessarie” alla tassazione del vino nel febbraio 2025 e per “fare chiarezza” sulle normative relative agli imballaggi dei rifiuti. Il timore è che le modifiche all’imposta sul vino potrebbero risultare “fatali” per alcune imprese, Pmi in primis, e si tradurranno in ulteriori aumenti dei prezzi per i consumatori.
Miles Beale, ad Wsta, ha detto che l’associazione vuole lavorare “mano nella mano” con i Labour, in particolare sulle modifiche fiscali di febbraio, che vedranno il dazio unico sul vino tra l’11,5% e il 14,5% Abv (alcol in volume, ndr) sostituito con 30 importi diversi. Una mossa, introdotta dall’ex Primo Ministro Rishi Sunak quando era Cancelliere, che non è andata a genio ai membri della Wsta. L’associazione ha inoltre affermato di voler lavorare sulla riduzione dell’impatto dei rifiuti da imballaggio e di voler collaborare con il Governo su tempi “realistici” per l’ambizioso pacchetto di misure previste dalla politica di responsabilità estesa del produttore (Epr).
Intanto in Francia è il Nuovo Fronte Popolare ad aver vinto le elezioni legislative, ma servirà ancora tempo per definire il nuovo Governo che dovrà affrontare sfide delicate e decisive per il mondo del vino francese, come, ad esempio, la questione degli espianti dei vigneti che interessa Bordeaux.

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