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L’INTERVISTA

Il Polo del Gusto torna nel vino: “negoziato avanzato per una nuova acquisizione nel Barolo”

Parla Riccardo Illy, sul futuro della holding che raggruppa le attività extra caffè del gruppo Illy (dopo la “cessione” di Mastrojanni, a Montalcino
ALTA GAMMA, BAROLO, GRUPPO ILLY, MONTALCINO, POLO DEL GUSTO, RICCARDO ILLY, vino, Italia
Riccardo Illy, alla guida del Polo del Gusto

Presto il Polo del Gusto del gruppo Illy tornerà nel mondo del vino: “siamo in fase di negoziato avanzato per un’acquisizione nel Barolo, in Piemonte”. Lo conferma, a WineNews, Riccardo Illy, presidente della holding dell’alta gamma che raggruppa tutte le attività extra caffè del gruppo di famiglia, con marchi come il cioccolato piemontese Domori (che, per cinque anni, distribuirà, in esclusiva in Italia, gli Champagne Barons de Rothschild, ndr), il tè francese Dammann Frères, i biscotti Pintaudi e le conserve Agrimontana, tra gli altri, e che, nel 2021, aveva sviluppato un fatturato di 70 milioni di euro. Dopo la cessione di Mastrojanni, una delle griffe del Brunello di Montalcino, a Francesco Illy (che, nel territorio del Brunello, era già proprietario di Podere Le Ripi, realtà biodinamica, ndr), che è, di fatto, uscito dal gruppo ridisegnandone la governance, Polo del Gusto torna così a scommettere sulle bottiglie di fascia alta.
“Brunello e Barolo li definisco vini universali - afferma Riccardo Illy - territori con una storia molto lunga ed un futuro che ci auguriamo altrettanto lungo, venduti a livello globale in decine e decine di mercati. Dopo l’uscita del vino toscano entrerà in Polo del Gusto un grande vino piemontese”, spiega Illy, sottolineando che “in questo momento non abbiamo nessun contatto concreto per tornare a Montalcino, ma non escludo che in futuro possa accadere”.
“L’ultimo anno è stato molto dinamico - continua Riccardo Illy - c’è stata una crescita significativa nel fatturato del gruppo. Abbiamo comprato Achillea, una piccola azienda che produce succhi di eccellenza, oltre a Pintaudi, piccola società che fa biscotti di grandissima qualità. Abbiamo anche una partecipazione di Simest (società di investimenti che fa capo al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, ndr), in Prestat, la nostra controllata inglese, per lo sviluppo di Domori in Uk. Ci apprestiamo anche a fare un’operazione sui capitali di Dammann Frères, già nelle prossime settimane. Dunque, anche il 2023 si presenta molto effervescente”.
Nonostante le difficoltà che sta attraversando l’economia mondiale, dunque, sembra non conoscere crisi il comparto del food & wine di alta gamma, che continua a crescere: “nelle tradizionali recessioni - spiega Illy - o comunque nelle fasi di rallentamento dell’economia, i prodotti di qualità sono un lusso accessibile e costituiscono una sorta di “compensazione” alla rinuncia ad acquisti più importanti, come la casa, l’auto o un vestito nuovo. Quindi questi generi si avvantaggiano proprio nei momenti di recessione. Conto che il 2023 vada abbastanza bene, anche considerando che gli economisti parlano di rallentamento dell’inflazione. Inoltre c’è anche un segnale positivo che arriva dall’horeca e dal turismo, che stanno continuando a tirare. Dunque, anche per questo motivo, abbiamo aspettative cautamente positive”.

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