A poco più di un mese dalla visita in Italia del Capo di Stato cinese Xi Jinping, che ha gettato le basi di quello che sarà il ruolo del Belpaese nella futura Via della Seta, che traccerà nuove rotte commerciali e ridisegnerà le vie delle telecomunicazioni, è la volta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha fatto la strada inversa, a Pechino proprio per il secondo Forum sulla Via della Seta, da dove ha rassicurato Usa e Unione Europea sul ruolo dell’Italia, ma anche approfondito i temi più importanti, in termini commerciali, sull’asse Roma-Pechino. Il Governo italiano, essenzialmente, si aspetta investimenti importanti, ed un’apertura maggiore al made in Italy. Ed è qui che, lupus in fabula, il vino torna in primo piano: protagonista silenzioso dei giorni romani di Xi Jinping, omaggio simbolico (un mese fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella regalò al Capo di Stato cinese tre bottiglie di Brunello di Montalcino “Luce” di Frescobaldi, ndr) questa volta è regalo prezioso ma non solo. Giuseppe Conte, dalla ricca cantina di Palazzo Chigi, curata da Franco Maria Ricci, a capo della Fis - Fondazione Italiana Sommelier, ha portato con sé una bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva 2007 di Biondi-Santi, storica griffe del territorio e simbolo del vino italiano nel mondo: un dono che sembra più che altro un promemoria, per ricordare a Xì Jinping, grande appassionato di vino, quanto di buono ha da offrire il Belpaese in quello che è, a tutti gli effetti, il mercato del futuro, per il vino e non solo.
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