Il “Premio Internazionale Nonino” allo scrittore argentino naturalizzato canadese Alberto Manguel, il “Premio Nonino” al medico francese Rony Brauman per “Medici Senza Frontiere”, il “Premio Nonino - Maestro del nostro tempo” alla storica della scienza americana Naomi Oreskes, e il “Premio Nonino Risit D’Aur - Barbatella D’Oro 2024” allo storico italiano Angelo Floramo e alla Cooperativa delle donne pacifiste di Bosnia Insieme “Frutti di Pace”. Ecco i vincitori del “Premio Nonino” 2024, tra i riconoscimenti più longevi e prestigiosi d’Italia, istituito pionieristicamente nel 1975 dalla famiglia Nonino per la valorizzazione della civiltà contadina e per salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione, e, da allora, assegnato alle più importanti personalità in ambito culturale, letterario ed enogastronomico riuscendo ad anticipare per ben sei volte i Premi Nobel. E che sarà di scena il 27 gennaio nelle storiche Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, oggi guidate da Benito e Giannola Nonino con le figlie Cristina, Elisabetta ed Antonella, e con l’ultima generazione rappresentata dalla nipote Francesca Bardelli Nonino, in una cerimonia (trasmessa in live streaming) che vedrà anche il culmine dei festeggiamenti per i 50 anni della creazione del Monovitigno Nonino e della “Rivoluzione della Grappa 1973-2023”.
Ad assegnare i riconoscimenti, l’illustre giuria del Premio Nonino, presieduta dal neuroscienziato portoghese Antonio Damasio, e composta dal poeta siriano Adonis, dall’architetto palestinese Suad Amiry, dallo scrittore irlandese John Banville, dall’architetto italiano Luca Cendali, dal filosofo italiano Mauro Ceruti, dalla poetessa americana Jorie Graham, dallo scrittore libanese naturalizzato francese Amin Maalouf, dallo scrittore italiano Claudio Magris, dallo scrittore rumeno Norman Manea e dal sociologo francese Edgar Morin.
Alberto Manguel è un vero “uomo del Rinascimento”. Scrittore brillante, narratore di talento, traduttore, curatore e appassionato sostenitore del potere dei libri e della lettura, crede che i libri servano essenzialmente per farci comprendere noi stessi e il mondo che ci circonda. Ha dedicato la sua vita a promuovere l’amore per la lettura e le biblioteche e a rendere i libri accessibili a tutti. Manguel è un maestro della saggistica, la sua scrittura è sempre penetrante, stimolante e meravigliosamente realizzata, ha il dono di riunire culture e prospettive diverse e aiutarci a vedere il mondo in un modo nuovo e inaspettato. In questi tempi caotici, di conflitti e volgarizzazione della cultura, Manguel si batte per la spiritualità e l’affezione verso la cultura, rafforza il suo prestigio come figura di spicco nel mondo delle idee e della letteratura. Le sue opere sono pubblicate in Italia da Sellerio, Vita e Pensiero ed Einaudi.
Rony Brauman ha dedicato la propria vita al servizio della sofferenza umana. Per dodici anni è stato l’anima di “Medici senza frontiere”, l’organizzazione umanitaria Premio Nobel fondata a Parigi nel 1971 e attiva in 75 Paesi con un organico di oltre 68.000 persone, che presta soccorso alle vittime di guerre, razzismo e repressioni nel mondo intero. Brauman, medico francese nato a Gerusalemme, ha denunciato con coraggio le persecuzioni subite dai palestinesi e i suoi interventi pubblici ci permettono di comprendere meglio la tragedia attuale di cui sono vittime le popolazioni di Gaza e Cisgiordania. Per queste ragioni, rappresenta una grande coscienza umanista del nostro tempo che la Giuria del Premio Nonino è orgogliosa di onorare, con la consegna del Premio da parte di Edgar Morin.
Naomi Oreskes, professoressa all’Università di Harvard e Fellow dell’American Association for the Advancement of Science, è una scienziata della Terra di fama mondiale, storica e divulgatrice con un’indole da filosofa e un amore per la letteratura. È una delle più importanti intellettuali pubblicamente impegnate sul ruolo della scienza nella società e sulla realtà del cambiamento climatico antropogenico. Autrice di libri scientifici e divulgativi (“Perché fidarsi della Scienza?”, Bollati Boringhieri, 2021) con i suoi scritti ha messo in luce il consenso cientifico sui cambiamenti climatici causati dall’uomo e ha attirato l’attenzione sugli sforzi delle aziende americane per minare questa conoscenza. Usa la ragione per combattere la negazione del cambiamento climatico e le campagne di delegittimazione della scienza.
Angelo Floramo, accademico, storico, medievalista e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli è, come ama definirsi, “figlio della frontiera”. Nel suo peregrinare per motivi di studio tra le più antiche biblioteche, borghi e monasteri in Italia e in Europa ricerca da sempre i fili che legano la cultura friulana a quella slovena dove le due culture si fondono (“Balkan Circus”, 2013, e “La Veglia di Ljuba”, 2018, edizioni Ediciclo e Bottega Errante). Alla ricerca delle radici comuni attraverso le “madri” - le “majke” - che legate alle loro terre diventano canto nel più profondo senso dell’esistere, si è imbattuto nella cooperativa Insieme delle donne di Bratunac e Srebrenica, donne di Bosnia come amano definirsi, non serbe, croate, bosgnacche, non musulmane, cattoliche, ortodosse, ebree. Donne e basta. Queste donne dimostrano che si può ricostruire un’identità collettiva contro le divisioni imposte dalla guerra e hanno avviato un processo di elaborazione del lutto basato sul riconoscimento del valore del dolore dell’altro, non più inteso come nemico ma come vittima della stessa violenza. Questo è il valore etico incalcolabile della Cooperativa Insieme “Frutti di Pace” creata nel 2003 da un gruppo di “pacifiste in pratica”, come la loro presidente, Radmila Zarkovic.
Come da tradizione, la famiglia Nonino distillerà, per gli ospiti, la sua leggendaria Grappa Nonino Monovitigno Picolit Vendemmia Tardiva Cru Vigna Nonino Buttrio-Friuli, ed anche quest’anno, il Premio si aprirà al pubblico in quanto sempre il 27 gennaio nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, in collaborazione con il Comune, si terranno “I Dialoghi del Premio Nonino”.
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