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RICONOSCIMENTI

Il Premio Masi n. 41 alla tutela della Basilica di San Marco e alla rete delle capitali del vino

Il “Grosso d’Oro Veneziano” il 14 ottobre alla Procuratoria della Basilica di San Marco a Venezia e al “Great Wine Capitals Global Network”

La Procuratoria della Basilica di San Marco a Venezia - “per il suo contributo alla preservazione dei valori della Civiltà Veneta” - e il “Great Wine Capitals Global Network”, la rete delle Grandi Capitali del vino mondiali- “per l’attuale fondamentale contributo alla Civiltà del Vino” e, insieme, per aver contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando solidarietà, progresso civile e pace: ecco i vincitori del Premio Masi n. 41, insigniti del “Premio Interazionale Grosso D’Oro Veneziano”, la massima onorificenza assegnata dalla Fondazione Masi, impegnata a promuovere e valorizzare il territorio, la popolazione, il patrimonio culturale, le grandi capacità dell’ingegno e produttive della Civiltà Veneta, con una attenzione particolare alla cultura e alla produzione vitivinicola, che rappresentano caratteri peculiari del territorio veneto. La moneta aurea veneziana, simbolo di uno spirito virtuoso di scambio tra popoli, verrà consegnata alle due istituzioni, nei 250 anni della griffe della Valpolicella, il 14 ottobre, nei nuovi spazi della Masi Agricola “Monteleone 21”.

Il Premio Internazionale Masi “Grosso d’Oro Veneziano 2022” viene assegnato, in un’ideale legame di continuità con il patrimonio culturale della civiltà delle Venezie, alla Procuratoria di San Marco, guidata dal Procuratore Carlo Alberto Tesserin, emblema di Civiltà Veneta, antica istituzione lagunare la cui nascita, che risale al Medioevo, oggi unisce all’alta rappresentatività del monumento simbolo di Venezia nel mondo l’impegno di conservazione e valorizzazione della Basilica di San Marco, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con iniziative culturali e museali di grande qualità. Il “Grosso d’Oro Veneziano 2022” attribuito alla rete globale delle Grandi Capitali del Vino “Great Wine Capitals Global Network”, come emblema di Civiltà del Vino, si presenta, invece, come una proiezione verso il futuro perché individua in questa istituzione “l’espressione più attuale della simbolicità dei valori del vino”.

L’associazione, nata nel 1999 a Bordeaux, per “sostenere la salute e la prosperità delle attività collegate al vino, le comunità e il turismo nelle nostre capitali”, riunisce undici grandi città nel mondo: Adelaide (Australia), Bilbao (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sud Africa), Losanna (Svizzera), Magonza (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco (Usa), Valparaíso (Cile) e Verona (Italia). Città che condividono un fondamentale aspetto economico e culturale: sono regioni vitivinicole di riconosciuta eccellenza a livello mondiale. Come sottolinea la giuria del Premio, il contesto internazionale che le Capitali associate rappresentano “mette assieme la storicità del vino europeo con la più fresca enologia del Nuovo Mondo accomunando di fatto tutti i Paesi di maggior interesse vitivinicolo attraverso i simboli di ciascun territorio, rappresentati dalla cultura del prodotto, dalle strutture produttive, di ricerca e promozionali e dall’attrattiva turistica”. L’istituzione “Great Wine Capitals Global Network” è impegnata a livello globale a creare una sinergia tra le gradi capitali del vino, finalizzata a sostenere, come recita la motivazione del Premio, “la pregnanza culturale e i poliedrici aspetti del vino e il suo mondo: storia, territori, vitigni, saper fare di uomini fino ai più recenti significati di rappresentatività della cultura di territorio, incluso l’aspetto ambientale, emozionale e turistico”.
“Nell’anno della 250esima Vendemmia nel Vaio dei Masi, il Consiglio della Fondazione Masi ha pensato di unire eccezionalmente nel “Grosso d’Oro Veneziano” il Premio “Civiltà Veneta” e il Premio Internazionale “Civiltà del Vino”, a significare che oggi è il momento di onorare gli emblemi della “Civiltà Veneta” e della “Cultura del Vino”, con il nostro massimo riconoscimento”, ha commentato la presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti. “Dopo i 40 anni del Premio, quest’anno ci attende un festeggiamento non meno importante, con due eventi che si congiungono nel segno della “Civiltà Veneta”: la 250esima vendemmia, una ricorrenza che ci rammenta e consolida il nostro legame con il territorio e con quella Civiltà Veneta che è alla base della storia imprenditoriale di Masi Agricola, e il Premio Masi che sin dalle origini valorizza e porta nel mondo il rinnovarsi delle eccellenze delle Venezie”, aggiunge Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola e vice presidente della Fondazione Masi.

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