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ATTUALITÀ

Il Presidente Mattarella, per l’imprenditoria etica, concede Onorificenza al merito a Marco Caprai

Dal 2016 la cantina leader dell’Umbria si è distinta per l’inserimento dei migranti nel lavoro. Nicola Di Lena, pastry-chef, è nuovo Cavaliere dell’Ordine al merito

Per il mondo del vino è la prima volta e, come tutte le prime volte, si tratta di qualcosa di speciale e da ricordare, soprattutto perché arriva grazie ad un impegno fondamentale, quello per la sostenibilità, parola dai confini di significato forse troppo larghi, ma che per tanti è un valore imprescindibile. E non solo nella declinazione più “classica”, come quella ambientale ed economica, ma anche sociale. Così è per Marco Caprai, figlio di Arnaldo Caprai, imprenditore tessile lungimirante, insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro nel 2002. Marco Caprai ha preso il timone dell’azienda nel 1988 portando nel mondo il Sagrantino un vitigno che, negli Anni Sessanta del Novecento, era stato quasi dimenticato e che la famiglia Caprai ha rilanciato, con una vera e propria rivoluzione fatta di passione e visione, tanto che il distretto del Montefalco Sagrantino è una solida realtà, diventando un simbolo di una regione, l’Umbria, che è il cuore verde d’Italia.
Un impegno, quello di Marco Caprai, che è anche forte a livello sociale, tanto che, dal 2016, l’Azienda Agricola Arnaldo Caprai di Montefalco ha iniziato un percorso di collaborazione con la Caritas di Foligno per l’inserimento dei migranti nel mondo del lavoro: ben 200 persone hanno avuto questa opportunità in un progetto che spinge sull’integrazione. Sei migranti su dieci sono rimasti a lavorare stabilmente, con tutte le carte in regola, impegnandosi nella potatura della vite e nella raccolta dell’uva, a dimostrazione che l’accoglienza si può trasformare in beneficio per l’impresa e per il territorio.
Un impegno che non ha lasciato insensibile il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha annunciato oggi il conferimento di trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana
 a cittadine e cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato, per attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute o per atti di eroismo. Il Presidente Mattarella ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Tra questi c’è anche Marco Caprai, insignito dell’onorificenza per l’imprenditoria etica.
“È la prima volta che questa onorificenza viene assegnata a un produttore di vino e questo, per me, non è solo motivo di grande orgoglio personale: questo riconoscimento dimostra, infatti, anche la straordinaria capacità dell’agricoltura di integrare e includere. Vorrei che il terzo settore forse più coraggioso nel guardare le capacità dell’impresa e soprattutto dell’impresa agricola. Due terzi dei richiedenti asilo continuano a lavorare con noi: il mondo agricolo soffre di carenza di manodopera e queste persone possono colmare questo vuoto, con qualità e impegno”, sono le parole di Marco Caprai
, che, oltre a guidare la sua cantina è anche membro della Giunta Nazionale Confagricoltura.
Un riconoscimento dal grande prestigio e che è solo l’ultimo arrivato in ordine cronologico, in precedenza c’era stato quello assegnato dall’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati e più recentemente il “Premio Viticoltore Etico” assegnato dalla guida “100 vini e vignaioli d’Italia” firmata da Luciano Ferraro e James Suckling. Caprai ha aggiunto che “progetti come questo hanno una portata ampia, etica e innovativa, perché collegano il primo settore, l’agricoltura, e il terzo settore (ovvero il mondo del no-profit, semplificando), in una sinergia che diventa virtuosa: aiuta le aziende e aiuta tante persone in difficoltà a ricostruirsi una vita attraverso il lavoro, contribuendo al grande e fondamentale tema dell’inclusione. Ed è anche un arricchimento della società, visto che con progetti come questi si mettono in comunicazione, in maniera positiva e concreta, persone che arrivano da popoli, Paesi, tradizioni e culture diverse”.
Se Marco Caprai è l’unico esponente del mondo del vino premiato dal Presidente Sergio Mattarella, a rappresentare il mondo del “food” c’è Nicola Di Lena, 42 anni, nuovo Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, “per aver avviato un'attività imprenditoriale etica volta ad includere persone con differenti disabilità”. Nicola dopo una brillante esperienza di chef in un ristorante stellato milanese ha deciso di rientrare nella sua terra, San Vito dei Normanni, in Puglia, dove ha fondato una pasticceria, “Virgola”, che offre lavoro a persone vittime di violenza o con disabilità. Un pastry-chef dalle mani e dal cuore d’oro. 

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