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VINO E FINANZA

Il primo corso dedicato al trading di fine wine: dai fondatori di Money Surfers, Surfing the Wine

Con una redditività maggiore dell’oro, il vino è uno degli investimenti più sicuri e remunerativi, e ora se ne occupa anche la finanza
FINE WINE, VINO. INVESTIMENTO, Italia
Surfing the Wine, il corso dedicato al trading enoico

Con una redditività maggiore dell’oro, il vino, da qualche anno, si è rivelato come uno degli investimenti più remunerativi e sicuri, tanto da attirare la curiosità del mondo della finanza. Certo, rispetto al mercato azionario ed a quello di altri beni di lusso, è e sarà sempre una nicchia, fatta di qualche decina di etichette, perlopiù francesi, eppure i numeri sono incontrovertibili: Romanée-Conti, per fare l’esempio più calzante, negli ultimi 10 anni ha reso il 400%, quasi quattro volte lo Standard & Poor’s (+115%). Inoltre, si tratta di un bene materiale, tangibile, al sicuro da grandi svalutazioni, e sul quale non ci sono tasse. Eppure, nonostante un mercato solido ed in crescita, con un indice tutto suo, il Liv-ex, non esiste, o meglio non esisteva, fino a qualche mese fa, al mondo un corso dedicato al trading di fine wine. A sopperire a questa strana mancanza, ci hanno pensato Davide Sada ed Enrico Garzotto, i fondatori di “Money Surfers”, sito specializzato in finanza, che hanno lanciato “Surfing the Wine”, un corso intensivo che a Milano, nei giorni scorsi, ha attirato 200 trader da tutta Italia.
Al centro, un vademecum su come muoversi nel mercato enoico, partendo da qualche presupposto: non serve essere ricchi, perché si possono investire anche piccole cifre, non serve essere sommelier provetti, perché certi vini hanno valore a prescindere dal fatto che possano piacerci o meno, non serve avere una cantina, perché il vino da investimento, generalmente, rimane stoccato in caveau dedicati, non ci sono tasse da pagare, ed è una delle leve che rende tanto attraente il mercato dei fine wines, e non c’è nemmeno bisogno di bere decine di bottiglie, che equivarrebbe a dilapidare un capitale. Un corso iper intensivo, con obiettivi semplici e chiari per muoversi nel multiforme mondo dei Grand Cru di Bordeuax, del top di Borogna ma anche delle grandi etichette del Belpaese, da Ornellaia a Masseto, da Sassicaia a Solaia, da Giacomo Conterno a Gaja, da Dal Forno a Biondi Santi. Innanzitutto, come distinguere facilmente un vino da investimento da un semplice vino pregiato, quindi come individuare i migliori vini da investimento senza doverli assaggiare o capirne qualcosa, come ottenere gli strumenti per sapere la qualità del vino da investimento e prevedere l’andamento del prezzo in futuro, come comprare vini da investimento senza muoverti di casa da seller certificati, conoscere gli influencer da seguire nel mondo del vino e come anticipare le loro valutazioni, come ottenere guadagni enormi anticipando tutto grazie ad acquisti En-primeur e come ottenere le garanzie sui profitti. Che possa spingere gli investimenti in fine wine, e quindi il valore delle singole etichette, anche nel Belpaese? Possibile, ma lo scopriremo solo tra un po’...

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