Il protocollo RRR - “Riduci, Risparmia, Rispetta” adottato dal Consorzio per la Tutela dei Vini della Valpolicella per certificare, sul piano tecnico e attraverso il monitoraggio sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari da parte delle aziende, la salvaguardia degli equilibri ambientali della Valpolicella, è entrato al terzo anno di attuazione e inaugura una nuova fase di dialogo con organismi di certificazione e operatori di settore attivi all’estero. Nasce così il Sustainable Winegrowing Summit (Sws) n. 1, un incontro internazionale itinerante di scena, per la prima volta, a Verona, il 2 febbraio: interamente dedicato alla sostenibilità, con un focus specifico sulle nuove tecnologie di precision farming a basso impatto ambientale, vedrà confrontarsi i professionisti del settore di diversi Paesi, compresi gli Stati Uniti, l’Austria, la Svezia e l’Australia.
Per un giorno Verona sarà quindi capitale della sostenibilità. Un tema ormai parte imprescindibile delle agende politiche non solo locali ma anche globali (il summit che si sta tenendo in questi giorni a Davos ne è solamente l’esempio più recente), ma che ha anche un bisogno urgente di trovare soluzioni pratiche ed immediate che si stanno concretizzando in diversi programmi attivati da centri di ricerca ed enti pubblici e privati. “Oggi i produttori di vino di alta qualità non possono non confrontarsi con temi, quali la gestione sostenibile delle risorse naturali, l’innovazione delle tecniche gestionali e la necessità di adattare le tecniche di coltura ai cambiamenti pedoclimatici. Per il Consorzio è diventato urgente raggiungere un modello produttivo che tenga conto di questi aspetti - ha spiega Olga Bussinello, direttore del Consorzio dei Vini Valpolicella.- con l’obiettivo di una sempre maggiore tutela e conservazione delle risorse e dell’ambiente”.
L’adozione del protocollo RRR (che ad oggi coinvolge 114 aziende e 915 ettari e punta a coprire il 60% della superficie vitata) dimostra l’impegno del Consorzio per la Tutela dei Vini della Valpolicella (www.consorziovalpolicella.it) nel raggiungere l’eccellenza del vigneto anche attraverso il benessere del territorio. “Il raggiungimento di questo obiettivo - ha precisato Olga Bussinello - porterà ad un maggior valore commerciale del prodotto e una più intensa richiesta sul mercato che migliorerà il bilancio economico aziendale. La collaborazione con gli organismi internazionali di settore sarà imprescindibile punto di forza per costituire una rete che garantisca la gestione sostenibile delle risorse naturali”. Il Summit sarà ospitato ogni anno in un paese diverso al fine di creare un vero e proprio International Sustainable Winegrowing Network (Iswn).
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