Il connubio tra vino e arte, il paesaggio spettacolare, i colori unici, la voglia di vivere e quei sapori che si possono scoprire soltanto sul posto. La Sicilia ha fatto dei passi da gigante negli ultimi anni e il vino ha contribuito molto, grazie alla valorizzazione dei vitigni e alla capacità di fare rete messa in campo dalle cantine più virtuose. Basti pensare all’espansione dell’enoturismo che poi può anche essere considerato una “chiave” per scoprire altra bellezza. La Sicilia è l’isola più grande del Mediterraneo, dalla Valle dei Templi alle città d’arte, dal mare splendido ai borghi, fino alle cantine con le loro storie e la loro bellezza, una biodiversità feconda e un patrimonio artistico unico, c’è tanto da vedere, come WineNews ha raccontato in tanti video, come qui e qui. Una storia millenaria fatta di culture diverse che si sono amalgamate alla perfezione. Poche altre zone come la Sicilia riescono a coniugare vino, cibo, bellezza, storia e cultura. Per questo non stupisce che il viaggio alla scoperta di Palermo, Catania, Messina e le altre città siciliane, dei sapori locali e in visita tra cantine, aziende agricole, ristoranti e naturalmente pasticcerie, sia il principale oggetto del desiderio del turista enogastronomico. A dirlo sono i dati elaborati dal “Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2023”, a cura di Roberta Garibaldi e realizzato sotto l’egida dell’Associazione italiana turismo enogastronomico . Il campione intervistato, alla domanda “Pensando ai tuoi futuri viaggi enogastronomici, quali regioni vorresti visitare?”, ha risposto “Sicilia” nel 35% dei casi. La Sicilia domina anche tra i turisti enogastronomici, non a caso il 48% la ritiene la migliore meta per il food & wine, davanti a Campania ed Emilia-Romagna. Per quanto riguarda invece la pianificazione di un prossimo tour dei sapori regionali, il podio è completato dalla Sardegna in seconda posizione e dalla Puglia in terza. A seguire troviamo Toscana, Trentino-Alto Adige, Campania, Emilia-Romagna e Umbria.
Entrando nel dettaglio dell’indagine, sono soprattutto i più giovani (25-34 anni) a desiderare la Sicilia come prossima meta enogastronomica, arrivando a una percentuale del 38%, superiore alla media complessiva. Tuttavia, le posizioni di classifica risultano confermate in ogni fascia d’età. Tra la popolazione femminile, a differenza di quella maschile, si evidenzia una maggiore voglia di visitare la Toscana, che si piazza terza a pari merito con la Puglia. Analizzando invece la classifica delle esperienze già fatte in passato da parte dei turisti enogastronomici, emerge la voglia di individuare nuove mete per i futuri viaggi del gusto. La Sardegna, al secondo posto tra le regioni da mettere in agenda per i prossimi tour enogastronomici, è soltanto quindicesima nella graduatoria di quelle già visitate. E la stessa Sicilia non va oltre la quinta posizione. Questa classifica vede primeggiare l’Emilia-Romagna, davanti a Toscana e Campania: “sono le tre regioni italiane di punta a livello enogastronomico ed è normale che, avendo già approfondito la conoscenza dei prodotti tipici di questi territori, gli italiani abbiano voglia di scoprire luoghi e sapori inediti”, afferma Roberta Garibaldi. Passando alle singole città, l’appeal enogastronomico di Napoli non teme rivali. Il capoluogo della Campania è saldamente in testa alla graduatoria delle città considerate come le migliori d’Italia e precedendo Bologna e Roma. A seguire, nell’ordine, troviamo Palermo, Firenze, Catania (prima città non capoluogo di regione), Milano, Bari, Torino e Lecce. Per quanto riguarda le mete estere, il podio dei migliori Paesi dal punto di vista enogastronomico è tutto europeo, con la Spagna in prima posizione e, a seguire, Francia e Grecia. Due soltanto le nazioni extra europee presenti in top10: la prima è il Giappone, che si posiziona settimo in classifica, e la seconda è il Messico, al nono posto. Tra le città spopola Parigi che precede Barcellona e Madrid. Come future destinazioni estere, la scelta dei turisti enogastronomici italiani riflette la graduatoria dei migliori Paesi, con una certa propensione a pianificare un viaggio in Portogallo (quarta posizione).
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