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L’INTERVISTA

“Il vino ambasciatore ideale per il territorio”. Il futuro dell’enoturismo per Osvaldo Bevilacqua

Il conduttore da primato di longevità con “Sereno Variabile” a WineNews: “l’Italia enogastronomica ha fatto riscoprire le zone rurali”
ITALIA, OSVALDO BEVILACQUA, TERRITORI. ENOTURISMO, vino, Italia
Osvaldo Bevilacqua, conduttore da primato di longevità con “Sereno Variabile”

Il vino, con la sua storia e il suo messaggio di condivisione, è l’ambasciatore ideale per esprimere i valori di un territorio. Parola di Osvaldo Bevilacqua, giornalista, autore e storico conduttore televisivo di “Sereno Variabile”, programma entrato nel guinness dei primati per la sua longevità ma anche pietra miliare del piccolo schermo grazie ad un format che ha tracciato una nuova strada e che ha portato dentro le case degli italiani il bello della cultura, delle tradizioni e dei sapori, compresi quelli dei borghi che rappresentano una straordinaria ricchezza per lo Stivale. E adesso, in un periodo in cui il Covid ha spinto le persone a riscoprire proprio i borghi dal nord al sud della Penisola, cosa rappresenta ne “Il paese dei mille paesi” - titolo dell’ultimo libro di Bevilacqua - l’enogastronomia made in Italy?
“L’enogastronomia fa muovere almeno 5-6 milioni di turisti stranieri - spiega Osvaldo Bevilacqua, a WineNews - rappresenta, quindi, una voce economica molto importante. L’Italia enogastronomica fa parte dell’agricoltura, è quello che c’è dietro ad un bicchiere di vino o ad una spiga di grano e vuol dire tanto. Ma soprattutto ha fatto riscoprire delle zone rurali e anche il settore, enogastronomia significa stare vicino al mondo agricolo, vivere un’esperienza sicuramente diversa e gustare tutti quei prodotti che fanno parte della nostra cultura”.
La posta in gioco è alta, l’enoturismo smuove un giro di affari considerevole e sembra avere un potenziale ancora del tutto inesplorato. Bevilacqua cita un esempio che segue questo concetto e che lo tira in ballo personalmente. “Ho creato “Casa Osvaldo” dopo aver ricevuto l’invito da parte delle istituzioni per “scendere in campo” sui social. Ho cominciato a raccontare i borghi e nel giro di meno di cinque mesi abbiamo raggiunto sette milioni di persone. Non ci si arriva tanto facilmente, significa che in fin dei conti c’è tanta gente che aspettava questo”.
Chi le strade che portano alla bellezza dei borghi e delle eccellenze italiane le conosce bene come Bevilacqua (quasi 3 milioni i chilometri percorsi in giro per il Belpaese con “Sereno Variabile”) come immagina, e soprattutto in quali luoghi, il futuro dell’enoturismo? Per il conduttore i “classici”, da Montalcino a Barolo, passando per Bolgheri, rimarranno sempre “evergreen”. Ma nuove destinazioni sono pronte ad affacciarsi alla ribalta e il vino è sicuramente un volano per attirare il turista moderno, sempre più attento ad una proposta qualitativa che abbraccia natura, relax, sapori che si intrecciano alla tradizione e a quel “fare” artigiano tipico dell’Italia dei piccoli centri. “Dopo quelli della Sicilia, dell’Abruzzo e della Puglia - commenta Bevilacqua - adesso stanno uscendo fuori altri vini, basta soltanto aspettarli. Dalla più piccola isola alla più grande regione la riscoperta del vino è un messaggio di condivisione e il vino stesso può fungere da portavoce ed ambasciatore del territorio”.

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