Se esiste una tesi da contrapporre alla sempre più diffusa demonizzazione delle bevande alcoliche, che puntano il dito anche verso il vino (tra divieti di pubblicità, politiche fiscali restrittive, etichette allarmistiche con avvertenze sanitarie), non può che incentrarsi sul suo ruolo di patrimonio culturale, sociale e agricolo dell’Europa: su questo si basa la campagna “Vitaevino” - lanciata lo scorso ottobre e che ad oggi ha già raccolto oltre 16.000 firme - che celebra i suoi primi 100 giorni con un evento ospitato dal Parlamento europeo. L’iniziativa punta ad evidenziare il significato culturale del vino come elemento unificante nella nostra società, “pietra angolare” della socio-economia delle aree rurali, simbolo di convivialità in un contesto di moderazione e parte integrante di uno stile di vita sano ed equilibrato. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle principali organizzazioni vinicole europee, oltre allo chef italiano e “Fao Food Hero” Max Mariola, noto per la sua difesa della cucina genuina, sana e locale.
“I 100 giorni della campagna “Vitaevino” - ha detto l’eurodeputata spagnola Carmen Crespo, che ha organizzato l’evento - sono il momento perfetto per ricordare l’importanza di difendere la nostra cultura del vino. Il vino è più di una bevanda: è un simbolo della nostra storia comune, della nostra terra e della nostra diversità culturale. Il Parlamento europeo garantirà che questa eredità sia protetta, consentendo al contempo al settore di prosperare in modo sostenibile di fronte alle sfide attuali”. “Vitaevino”, l’iniziativa lanciata lo scorso anno in tutta l’Unione Europea e ora anche negli Stati Uniti e in Argentina, è rivolta alla protezione e alla promozione della cultura enologica, unendo le voci degli amanti del vino, dei produttori e dei decisori politici. Attualmente oltre 16.000 persone hanno firmato la Dichiarazione “Vitaevino”, un vero e proprio invito all’azione rivolto ai lavoratori del vino e ai suoi sostenitori in Europa e in tutto il mondo.
Poiché il vino rappresenta una parte significativa dell'identità europea, il Parlamento Europeo, in particolare tramite il suo intergruppo dedicato al vino, ai liquori e ai prodotti alimentari di qualità, svolge un ruolo fondamentale nel promuovere politiche che supportino il settore promuovendo al contempo responsabilità e moderazione. L’eurodeputato Eric Sargiacomo ha affermato: “come co-conduttore di questo importante evento, sono orgoglioso di sostenere il ruolo fondamentale del settore del vino nello sviluppo rurale e nella coesione europea. L’intergruppo del Parlamento europeo per il vino fornirà una piattaforma di dialogo, in cui i decisori politici potranno lavorare insieme per difendere questo settore cruciale per le generazioni future”. “Il vino è inseparabile dalla storia della cucina europea: non solo porta gioia alle nostre tavole, ma rafforza la nostra comprensione della comunità e del terroir. Come chef, sono entusiasta di mostrare come il vino ci collega alla terra e ispira l'innovazione in cucina”, ha dichiarato lo chef Max Mariola.
All’evento sono intervenuti, tra gli altri, i presidenti delle principali organizzazioni vinicole europee, come Mauricio González-Gordon, presidente del Ceev, Matilde Poggi del Cevi, Luca Rigotti del Copa Cogeca e Riccardo Ricci Curbastro dell’Efow, che hanno partecipato come sostenitori della campagna. La loro presenza dimostra il vasto sostegno del settore alla mission di “Vitaevino” di difendere la cultura del vino e la convivialità come simbolo dell’identità e dell’economia europea.
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