02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
L’IDEA

Il vino icona incontra la storia e l’arte omaggiando i miti del territorio: nasce il “Barolo Wall”

Un progetto outdoor dedicato a grandi nomi (Abbado, Colbert, Desana, Einaudi, Morra e Olivetti) che hanno segnato le Langhe, firmato da “Jargon”

Da Juliette Colbert e Carlo Tancredi Falletti, protagonisti della nascita del Barolo moderno (nel 1807 il Marchese Falletti sposò la nobile francese che fu la prima ad intuire le potenzialità del Nebbiolo) a Paolo Desana, senatore piemontese (di Casale Monferrato) nato nel 1918 e “padre della Doc” grazie al decreto legge 930/1963 che cambiò la storia del vino; da Michelangelo Abbado, violinista capostipite di una celebre dinastia di musicisti e artisti, raffigurato con la moglie Maria Carmela Savagnone a Luigi Einaudi, omaggiato con la moglie Donna Ida Pellegrini mentre passeggiano sorridenti per le colline delle Langhe, il primo Presidente della Repubblica Italiana, dal 1948 al 1955, e produttore di vino lungimirante a Dogliani tanto da fondare, nel lontano 1897, quella che è oggi la Poderi Luigi Einaudi. E che, anche nei suoi trascorsi a Roma, non si perse mai una vendemmia. E poi Giacomo Morra, il creatore della Fiera Internazionale del Tartufo, eccellenza di cui viene considerato il “re”, e del “Tartufo dell’anno”, il riconoscimento che lega il “gioiello della terra” a uomini e donne di fama mondiale, che ha cambiato la storia di Alba e un’altra grande mente, quella di Adriano Olivetti, imprenditore visionario, fondatore della prima fabbrica italiana di macchine per scrivere che portava il suo nome. Sono loro i protagonisti dei sette grandi pannelli, composti ciascuno da nove stampe di grande formato, posizionati lungo la via che porta nel centro di Barolo, il comune piemontese conosciuto in tutto il mondo per l’omonimo vino, uno dei più prestigiosi e iconici a livello internazionale. È “Barolo Wall”, l’installazione artistica ideata dall’urban artist Jargon e dallo stesso Comune di Barolo, che promuove l’uguaglianza, il rispetto e il cambiamento sociale con Epson che ha supportato il progetto con la tecnologia di stampa digitale, contribuendo a dare visibilità al territorio piemontese. “Barolo Wall” è un racconto per immagini, lungo 100 metri, alto circa 3 metri e interamente all’aperto, che risponde all’esigenza urbana di abbellire la via di ingresso al comune rendendo omaggio e valorizzando personalità che hanno dato lustro a questo territorio in vari settori sociali, imprenditoriali e artistici. Il risultato è una esposizione di tavole che “escono” dalla muratura per diventare stampe “pop art”. L’artista Jargon ha creato queste tavole per raccontare storie, avvenimenti o anche singoli episodi di vita. Sono inoltre presenti anche simbologie specifiche comuni a tutti i pannelli. È il caso dell’elemento decorativo costituito da una elaborazione grafica della cupola della Stazione Spaziale Internazionale ISS (che è stata costruita proprio in Piemonte, a Torino) e presente nella bottiglia di Paolo Desana, nel foulard di Juliette e nell’abito di Adriano Olivetti.
“Il colore - ha dichiarato Jargon, l’urban artist che ha ideato Barolo Wall - è fondamentale per questa installazione. L’abbiamo evidenziato, gli abbiamo dato forza perché trasferisse i significati ei valori dell’opera”. Renato Sangalli (Epson Italia) ha aggiunto che “siamo felici di aver sostenuto “Barolo Wall” in questa sfida: la nostra tecnologia di stampa digitale consente infatti una riproduzione di altissima qualità, precisa nei dettagli e nelle sfumature anche su materiali come il forex. Questa scelta ha permesso all’artista di esprimersi in modo originale e di realizzare opere d’arte digitali dalle cromie molto accese, capaci di attirare l’attenzione dei visitatori anche internazionali. Un altro punto di forza sta ovviamente nei nostri inchiostri, che sono molto resistenti agli agenti atmosferici, un aspetto indispensabile per questi pannelli outdoor che devono durare nel tempo”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli