Per molti la Cina diventerà, nei prossimi anni, il mercato n. 1 del vino mondiale. Intanto, però, il Paese del Dragone si è già accaparrato un primato, ovvero quello della leadership globale per gli acquisti on line di bevande alcoliche, avendo superato, in pochi anni, Paesi dove il mercato di vino, birra e spirits è avanzato, al pari di quello dell’on line, come Usa, Francia e Regno Unito. A dirlo uno studio dell’Iwsr - International Wine & Spirits Research, secondo il quale, con una crescita del 15% all’anno, il mercato cinese degli alcolici ha toccato la cifra di 6,1 miliardi di dollari, quattro volte il valore speso in Usa, e tre volte quello di Francia e Regno Unito.
L’e-commerce, dunque, si conferma una delle vie preferite per raggiungere i consumatori della Grande Muraglia (secondo diverse fonti già oltre il 30% del vino straniero acquistato in Cina viene comperato on line), anche se il quadro complessivo, come per ogni cosa che riguarda il grande Paese asiatico, non è semplice.
Il mercato e-commerce degli alcolici, infatti, è molto concentrato, e due soli players, la piattaforma Tmall e quella Jd, si dividono oltre il 70% del totale. Un canale, quello del commercio on line del beverage, che cresce, però, a livello globale in alcuni dei Paesi più importanti dal punto di vista dei consumi. In Usa, per esempio, sebbene rappresenti appena l’1% degli acquisti domestici, registra costantemente crescite a doppia cifra, trainate sia dalla domanda dei consumatori, che da qualche semplificazione nelle norme che regolano il commercio tra Stati.
Un segmento molto vivace anche in Francia, dove le vendite on line valgono il 9% del totale, grazie agli investimenti di colossi della distribuzione come E. Leclerc e Carrefour, ma anche ad un piccolo esercito di oltre 400 siti specializzati.
E le cose vanno bene anche nel Regno Unito, dove i big player del settore sono catene gdo come Tesco e Asda, ma dove crescono velocemente anche retailer specializzati come Majestic o The Wine Society. Un canale che può ancora crescere tanto, se si pensa che ancora la frequenza di acquisto via web, nella maggior parte dei mercati, è ancora molto bassa, e solo in Cina e in Uk, secondo l’Iwsr, più della metà dei consumatori compra le sue bottiglie preferite on line almeno una volta al mese.
In generale, spiegano i ricercatori, il motivo principale che spinge appassionati e consumatori a comprare on line, è la convenienza, e sulla scena del beverage sta crescendo molto anche il colosso Amazon, che sta rapidamente colmando il gap con chi, nel settore, è arrivato prima, come in Germania, dove ha già superato il 50% della quota di mercato, ma anche in mercati come Giappone, Uk, Spagna e Italia. Una serie di indicazioni importanti, soprattutto per i produttori di vino, visto che a livello globale, il nettare di Bacco è la bevanda alcolica più venduta on line, con una quota di mercato che oscilla, il genere, tra il 60% ed il 70% del totale.
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