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ITALIA

Il Vino Nobile di Montepulciano fa da apripista: è la prima Docg col brand Toscana in etichetta

La perla del Rinascimento potrà adesso guardare ai mercati internazionali con più forza. Un risultato che arriva dopo un lungo percorso

Prima Docg in Italia 40 anni fa e oggi prima denominazione in Toscana a fregiarsi dell’aggiunta obbligatoria, per Nobile, Rosso e Vinsanto di Montepulciano, del fortissimo brand Toscana in etichetta. La perla della Toscana del Rinascimento, Montepulciano, con il suo vino Nobile guarda al futuro scrivendo una nuova pagina di storia. Con la pubblicazione, il 10 luglio 2020, in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, le modifiche ai disciplinari del Vino Nobile di Montepulciano Docg, del Rosso e del Vin Santo di Montepulciano Doc, dopo esserlo già in Italia, sono estese anche a tutto il mondo con l’inserimento della dicitura obbligatoria che nell’etichetta dovrà riportare l’indicazione geografica “Toscana”. Un risultato, come già annunciato in febbraio, che arriva dopo un lungo percorso intrapreso dapprima con la Regione Toscana che un anno fa circa aveva approvato le modifiche al disciplinare.
Un’idea nata per distinguersi, in modo netto e definitivo, dal Montepulciano d’Abruzzo, vino diversissimo dai Sangiovese di Montepulciano, dove l’uva regina della Toscana si chiama “Prugnolo Gentile”, ma diventata poi scelta strategica per i mercati, dove la forza della Toscana come marchio sarà grande valore aggiunto. Una strada, quella aperta da Montepulciano, che potrebbe essere seguita, presto, da tanti altri territorio del vino. La richiesta di modifica dei disciplinari di produzione avanzata parte dal Protocollo d’Intesa siglato nel 2012 dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e dal Consorzio Vini d’Abruzzo, dalla Regione Toscana e dalla Regione Abruzzo, nonché dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e da Federdoc. Con quel Protocollo d’Intesa, i due Consorzi si erano impegnati ad intraprendere iniziative che favorissero la corretta identificabilità dei due vini ed in particolare dei rispettivi territori di origine.
“Con la pubblicazione delle modifiche anche a livello europeo si chiude un percorso lungo, ma che ha visto compatta sugli obiettivi finali tutta la base sociale - spiega il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi - questo risultato va oltre alle tante iniziative internazionali intraprese dal Consorzio per la tutela del marchio, è infatti un elemento di estrema caratterizzazione del nostro prodotto”.

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