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DAL 7 AL 9 NOVEMBRE

Il vino non è al centro del mondo, ma della tavola, che ci fa stare bene, grazie alla socialità

Se ne parla a “Gensy” 2025, il Congresso Biennale de La Sicilia di Ulisse, a Palermo, su “Nutrire il corpo, coltivare l’anima” (anche con WineNews)

Il vino non è al centro del mondo, ma della tavola, attorno alla quale ruota la socialità che ci fa stare bene, grazie anche alla sua condivisione, compagno fedele dei prodotti del suo territorio, ingredienti per piatti della tradizione come d’alta cucina. Per questo il vino deve tornare nei luoghi dove si consuma, si “sbicchiera”, si mangia e si sta piacevolmente in compagnia, nei piccoli borghi come nelle grandi città, in Italia come nel mondo, ridando ad una bevanda che non è elitaria, ma popolare, e che rappresenta il vero “medium” per raccontare, con un linguaggio “addattivo” ai contesti ed al pubblico che si ha di fronte ogni volta, la bellezza dei territori italiani, per i legami che ha con la loro storia, cultura, natura e le loro comunità, il ruolo che ha sempre avuto fuori dagli eventi del vino, andando un po’ indietro per guardare avanti: quello della convivialità e dello stare insieme nella quotidianità, che piace, e molto, anche ai più giovani. Se ne parla a “Gensy” 2025, il Congresso Biennale de La Sicilia di Ulisse a Palermo (7-9 novembre), dedicato a “Nutrire il corpo, coltivare l’anima: un viaggio tra cibo, vino e ospitalità”, tra cibo, vino, accoglienza e viaggio, in un programma che coinvolge tutta la città, unendo cultura, gusto e solidarietà (e che vedrà anche l’intervento di WineNews, con il direttore Alessandro Regoli, ndr).
Un appuntamento biennale che, da questa edizione, assume un’identità forte e riconoscibile con il nome “Gensy”: un termine che nasce dalla radice latina gens - popolo, stirpe, comunità - e che rappresenta uno stimolo ad andare oltre i confini, mettendo al centro il valore delle radici e l’apertura al mondo. “Vogliamo proporre una visione ampia e profonda dell’accoglienza e del vivere bene, che unisce cibo, vino, viaggio e relazioni umane. Non è solo un Congresso, ma un’occasione per generare cultura e costruire legami tra le persone, i territori e le idee. In un tempo che ha bisogno di autenticità e ascolto, la nostra missione è quella di coltivare connessioni vere, a tavola, nel viaggio e nella vita”, spiega Tony Lo Coco, chef de I Pupi Ristorante Bagheria, 1 stella Michelin, e presidente La Sicilia di Ulisse, l’Associazione che, fondata da un gruppo di chef “visionari”, da oltre 20 anni, riunisce le eccellenze siciliane nei settori dell’ospitalità, della gastronomia e della viticoltura - oggi 52 soci, di cui 36 tra ristoranti e pasticcerie storiche e 16 hotel di charme, oltre a 21 cantine partner, per un numero complessivo di 1.500 addetti e un fatturato generato stimato di 180 milioni di euro - per valorizzare le meraviglie dell’isola, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di vivere un’esperienza completa e autentica, fatta di sapori, paesaggi e prodotti che racchiudono l’anima mediterranea della Sicilia. Ma “Gensy” 2025 avrà anche un’importante impronta sociale: il Congresso sarà, infatti, anche l’occasione per sostenere le associazioni La Farfalla Lilla e Stella Danzante, impegnate in Sicilia nella prevenzione e cura dei disturbi del comportamento alimentare.
Ad aprire il Congresso - promosso con Gruppo Mangia’s e UniCredit - il 7 novembre, saranno cene diffuse aperte al pubblico: 6 ristoranti de La Sicilia di Ulisse ospiteranno chef stellati e protagonisti dell’alta cucina per un’esperienza corale tra sperimentazione, convivialità e valorizzazione del territorio con gli chef resident, da Palermo, al Ristorante Mec con Carmelo Trentacosti, Giuseppe Costantino, Giovanni Santoro e Giacomo Caravello, al Ristorante Gagini con Marco Massaia, Giuseppe Geraci, Alessandro Ingiulla e Matias Perdomo, al Ristorante Grand Hotel et Des Palmes con Giuseppe Sole, Pino Cuttaia, Giovanni Guarneri e Martina Caruso, e all’Osteria dei Vespri con Marco Carella, Gianmaria Pacuvio, Vitantonio Lombardo, Vincenzo Candiano e Giuseppe Carollo, a Bagheria, al Ristorante Limu con Nino Ferreri, Giuseppe Torrisi, Angelo Pumilia ed il maître di sala Maria Giovanna Impellizzeri, e al Ristorante I Pupi con Tony Lo Coco, Nino Graziano, Marco Baglieri e Accursio Craparo.
L’8 novembre si entra nel clou nelle eleganti sale del Grand Hotel et Des Palmes, con “Nutrire il corpo, coltivare l’anima: un viaggio tra cibo, vino e ospitalità” (evento riservato, su invito), un invito a riflettere sul concetto contemporaneo di benessere, non solo come cura di sé, ma come costruzione di una cultura condivisa intorno al tempo, al cibo, al vino, all’accoglienza e al viaggio. Quattro talk, moderati da giornalisti ed esperti, vedranno il confronto di un prestigioso parterre di relatori per esplorare il benessere in tutte le sue declinazioni: alimentazione, vino, ospitalità e viaggio. Il primo talk, dedicato al cibo e intitolato “Nutrirsi con amore: coltivare il piacere del cibo stando bene a tavola”, dopo l’intervento di Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia UniCredit, sarà moderato dal narratore gastronomico Paolo Vizzari, e vedrà intervenire Alberto Cauzzi, direttore “Passione Gourmet” e del canale food di Forbes Italia, la food expert Chiara Maci, lo chef bistellato Davide Oldani e i presidenti La Farfalla Lilla e Stella Danzante, per riflettere sul cibo come gesto d’amore e cura, che parte dalla consapevolezza delle scelte alimentari quotidiane fino ad arrivare alla responsabilità etica e sociale della cucina contemporanea. Il secondo panel, “Il vino, un racconto che arricchisce l’esperienza di nutrirsi con un consumo consapevole”, sarà guidato dal sommelier, autore e presentatore Andrea Amadei, con gli interventi di Alessandro Regoli, direttore WineNews, della giornalista, scrittrice e autrice di podcast Laura Donadoni, Sandro Sartor, presidente “Wine in Moderation”, e Luca Caruso, manager patron Hotel Signum a Salina, e che parleranno di come il vino, come strumento di narrazione culturale e identitaria, può arricchire l’esperienza enogastronomica attraverso una degustazione consapevole, in equilibrio tra piacere, moderazione e connessione con il territorio. Il terzo incontro, “Nuovi modelli di accoglienza per rendere l’ospite in armonia col territorio”, moderato da Elisabetta Canoro, giornalista e head of Hospitality Identità Golose, approfondirà le strategie per rendere l’esperienza dell’ospite armoniosa e memorabile, con gli interventi di Beatrice Tomasini, articles editor “Travel + Leisure”, Alex Candini, co-founder e digital creator “Voiago”, dell’architetto progettista Viviana Haddad, e di Marcello Mangia, presidente & Ceo Mangia’s, su come l’accoglienza evolve, dal concetto di servizio a quello di esperienza immersiva, autentica e su misura, in un confronto tra professionisti sull’importanza dell’ambiente, della narrazione e della cura nei nuovi modelli dell’hospitality. Infine, il quarto talk, “L’esperienza del viaggio come forma di benessere completa”, moderato da Federica Brunini, scrittrice, giornalista e fondatrice della “Travel Therapy” in Italia, vedrà la giornalista Sara Magro, hotel specialist “Il Sole 24 Ore”, founder ed editor in chief TheItalyInsider.com, sul palco insieme con Franco Riva, filosofo, saggista e professore all’Università Cattolica di Milano, nonché autore del libro “Filosofia del Viaggio”, il fotografo Maurizio Adamo, e Laura Anello, presidente Fondazione Le Vie dei Tesori, e che si si confronteranno su come il viaggio possa trasformarsi in un’esperienza completa di conoscenza e benessere, essendo molto più di un “puro spostamento”: è un percorso di scoperta interiore, incontro con l’altro e apertura culturale, e può far diventare anche il turismo un’esperienza personale anche di trasformazione.
Il 9 novembre, infine, gran finale aperto al pubblico con lo street food all’Orto Botanico di Palermo: oltre 40 chef de La Sicilia di Ulisse porteranno in scena i sapori e le tradizioni della cucina siciliana, trasformando la città in una grande festa di gusto e convivialità.

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