Il 2021, per il vino italiano e per l’enogastronomia di qualità, più in generale, è stato un anno di crescita importante. E, tra le tante autorevoli conferme di questo macro trend, arriva anche quella del Polo del Gusto, la sub-holding del Gruppo Illy che raggruppa tutti i marchi extra-caffè, ha approvato il bilancio relativo all’anno 2021, che per la prima volta ha superato i 100 milioni di fatturato, segnando un +36% sul 2020, e un +13% sul 2019.
Una performance comune a tutti i marchi del Polo, che “hanno chiuso in positivo e in crescita: i dati più notevoli - spiega una nota ufficiale - riguardano le aziende trainanti del Gruppo, in particolare modo Dammann Frères (storica maison di tè francese) che ha chiuso l’anno con un fatturato di 37,2 milioni di euro, e Domori, top brand del cioccolato, che ha chiuso con 26,3 milioni di euro di fatturato”.
Ampiamente positivo il risultato delle altre aziende del Polo: da Mastrojanni, cantina che è una delle griffe e dei riferimenti qualitativi del Brunello di Montalcino (3,6 milioni di euro di fatturato), Agrimontana, tre i marchi più celebri sul fronte della frutta lavorata e delle marmellate (25,1 milioni di euro), e ancora Prestat (il marchio di cioccolato inglese acquisito da Domori nel 2019, con 7,3 milioni di euro) ed F-GEL (Brand Bonetti, con 1,9 milioni di euro. Per un fatturato aggregato del Polo del gusto pari a 101,3 milioni di euro, realizzato per il 60% all’export. Dati incoraggianti, per il Polo del Gusto, guidato da Riccardo Illy, che entro il 2022 dovrebbe concludere l’annunciato investimento nel Barolo, territorio da sempre nei desideri di Illy (da rumors WineNews la trattativa in fase avanzata sarebbe quella per la Cascina Meriame, nel Comune di Serralunga d’Alba di Paolo Manzone e Luisella Corino, una piccola “chicca” delle Langhe del vino).
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