Da sempre l’olio extravergine di oliva è il principe del paniere alimentare dell' Umbria. E, con “Frantoi Aperti”, diventata ormai un’istituzione nel circuito del turismo gastronomico italiano, si mette in vetrina. L’evento, da oggi al 24 novembre, apre al pubblico 38 frantoi in dieci comuni dell’Umbria: qui esperti ed appassionati degusteranno l’olio umbro “che - ha spiegato il presidente del centro Agroalimentare dell'Umbria, Vinicio Bottachiari - è un prodotto di eccellenza, ma anche un veicolo di promozione di altri prodotti gastronomici”. Dai frantoi, la degustazione dell’olio, si sposterà (dal 23 al 24 novembre), nei dieci comuni umbri, che aderiscono all'evento (uno dei primi a nascere in Italia, ndr), abbinato, ad esempio, alle zuppe di Montefalco, alla pizza di Spoleto, alla “bella piazza” di Bevagna. “Il successo dell’extravergine umbro - ha detto il coordinatore regionale “Città dell’Olio”, Paolo Morbidoni - è stato ottenuto grazie alla sinergia tra Comuni e aziende: il prodotto di alta qualità è stato certificato, commercializzato e promosso laddove viene prodotto”.
I dati: sei milioni di olivi in Umbria
L'Umbria è davvero la terra dell'olio, lo dicono i numeri: sono oltre 6 i milioni di olivi coltivati in 27 mila e 500 ettari di superficie regionale. Ogni ettaro di oliveto rende 19 quintali di olive, per una produzione pari al 2% di quella nazionale e un prodotto lordo vendibile umbro del 6,5 per cento sul totale nazionale. Sono 33.500 le aziende produttrici e 270 i frantoi.
2002: buona qualità ed ottima quantità
Il 2002 è stata un’annata di buona qualità e di ottima quantità. Nel 2001, la produzione si dimezzò per effetto delle gelate con conseguente aumento dei prezzi. Le linee produttive dell’Umbria si arricchiscono e si specializzano: per l’olio extravergine di oliva, a fianco della produzione normale, c’è il dop e ora anche il dop biologico.
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