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In Nuova Zelanda, vendemmia da record ... In Sud Africa, una vendemmia in tono minore ... L’Australia batte ogni record ... Le più grandi cantine Usa del 2004
di Andrea Gabbrielli

In Nuova Zelanda, vendemmia da record
Sono state 142.000 le tonnellate di uva raccolte nel 2005 in Nuova Zelanda, un record superato solo dalle 166.000 tonnellate del 2004. «Dopo una calda “estate indiana” i grappoli erano pronti per essere vendemmiati, il clima tipico della zona di Marlborough, con giornate calde e notti fresche, ha favorito lo sviluppo degli aromi dell’uva». Philip Gregan, chief executive del New Zealand Winegrowers Association , ha commentato così i risultati della vendemmia 2005. Considerando la forte crescita dell’export che lo scorso anno ha raggiunto il 70%, è facile capire la soddisfazione di tutti per la vendemmia abbondante. « Grazie alle favorevoli condizioni climatiche, soprattutto la qualità delle uve a bacca rossa è eccellente - ha aggiunto Kate Radburnd della cantina CJ Pask della Hawkes Bay – e tutti sono contenti». La più importante regione del Paese è Marlborough (58% in volume nel 2005) seguita da Hawkes Bay e Gisborne.
Fonte: http://www.nzwines.com

In Sud Africa, una vendemmia in tono minore
In Sud Africa la vendemmia 2005 segna - 9,3% rispetto al 2004. Le cause, secondo il rapporto della SAWIS (South African Wine Industry Statistics ) sono: le continue piogge e l’umidità nei mesi di dicembre/gennaio con la conseguente diffusa presenza muffa e il calo nelle rese, la siccità durante il periodo di maturazione e un clima particolarmente fresco all’ inizio dell’estate. La vendemmia 2005 pertanto dovrebbe arrivare ai 915,1 milioni di litri (compresi anche tutti i prodotti della distillazione). Come conseguenza della diminuzione della quantità e della qualità dell’uva i produttori potranno fare meno Premium wines, specialmente bianchi prodotti con Chardonnay e Sauvignon. Attualmente i consumi domestici di vino sono cresciuti dell0 0,2% nel 2004 e un lieve aumento è previsto anche per il 2005. Per quanto riguarda l’ export nel 2004 si è registrato un aumento del 12,2% che dovrebbe crescere ulteriormente dell’11,25 nel 2005.
Fonte: http://www.wosa.co.za/

L’Australia batte ogni record
Quest’anno la vendemmia australiana ha superato i volumi dell’ anno scorso di 100.000 tonnellate (+ 6% rispetto al 2004). Nella stagione 2005 grazie alle favorevoli condizioni climatiche, nel “vigneto australia” si sono raccolte 1.9 milioni di tonnellate d’ uva. Intanto mentre cala la produzione di uve rosse, lo chardonnay cresce del 34% «grazie all’ aumento degli ettari impiantati nel 1990» sottolinea Stephen Strachan, della Winemakers Federation. Pare proprio che i produttori australiani si siano saputi rapidamente adeguare alle mutate richieste del mercato. «Le aziende hanno risposto alla domanda aumentando la produzione di uve bianche del 13,5%, mentre la produzione di uve rosse è cresciuta solo dello 0,5% » ricorda Strachan. Al punto che lo Chardonnay è diventata la seconda varietà di uve prodotta (+34%, 416.000 tonnellate) dopo lo Shiraz (+4%, 450.000 tonnellate). Anche sul fronte dell’ export si registra un dato record. Secondo l’AWBC (Australian Wine and Brandy Corporation) nella campagna 2004-2005 le spedizioni di vino australiano all’estero hanno raggiunto la considerevole cifra di 661 milioni di litri. Il che vuol dire +14% rispetto alla precedente ed un valore di 2,75 milioni di dollari australiani (1,7 milioni di Euro). Soprattutto grande soddisfazione dei produttori australiani per l’ aumento delle vendite del 18% nei vini di prezzo compreso tra i 5 e i 7.49 A$ (cioè 3,1- 4,65 Euro/litro) perché questa tipologia di vini aveva avuto qualche momento di crisi tra il 2002 e il 2003. «Noi vogliamo promuovere tra i consumatori di tutto il mondo la diversità dei nostri vitigni, dei nostri vini, delle nostre regioni» spiega Sam Tolley, direttore generale dell’AWBC. Tra i principali mercati dell’ Australia vinicola il Regno Unito che con 263 milioni di litri e 967 milioni di dollari australiani (600 milioni di Euro) resta al primo posto.
Fonte: http://abc.net.au/news/australia/

Le più grandi cantine USA del 2004
La Wine Business Monthly (WBM), una delle principali riviste americane del settore, ha recentemente pubblicato un’inchiesta sul comparto vinicolo e ha tracciato la classifica, per importanza, delle cantine USA nel 2004. Il primo posto è come al solito saldamente in mano alla E&J Gallo che, sulla base dei dati forniti dall’azienda e delle stime elaborate da WBM, nel 2004 ha raggiunto un volume annuale di vendite di 75 milioni di cartoni da 9 litri, di cui 65 milioni prodotti negli USA e 10 milioni importati dall’Italia e dall’Australia. Al secondo posto con 56 milioni di cartoni si è classificata la Constellation Brands che ha acquisito, nei primi mesi di quest’anno, l’azienda di Robert Mondavi e il 40% del pacchetto azionario della Ruffino. Al terzo, quarto e quinto posto ci sono le aziende The Wine Group, con 40 milioni di cartoni, Bronco Wine Company, con 20 milioni di cartoni e Beringer Blass Wine Estates, con 12 milioni di cartoni. I posti dal sesto al decimo sono occupati rispettivamente dalla Trinchero Family Estates, con 9 milioni di cartoni, dalla Brown-Forman Wines, con 7,2 milioni, dalla Kendall-Jackson, con 5 milioni, dalla Ste. Michelle Wine Estates Wines, con 3,7 milioni e dalla Diageo Chateau & Estates, con 3,25 milioni di cartoni.
Fonti: http://www.winebusiness.com e http://www.italianwineandfoodinstitute.com

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