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Incendio a Cinigiano nel cuore della Maremma: “le vigne del Montecucco risparmiate dalle fiamme”

Basile, presidente del Consorzio: “siamo preoccupati. Bisogna fare qualcosa per contrastare andamento climatico e siccità”

Il fuoco ha devastato tra 500 e 700 ettari tra campi e boschi bruciati, diverse persone sono state evacuate, le linee telefoniche interrotte, mezzi e strutture danneggiate. Ma l’incendio boschivo, di dimensioni spaventose, che ha interessato la Maremma, e precisamente Cinigiano, a poca distanza dai vigneti dove nasce il Montecucco, una delle denominazioni a bacca rossa di riferimento della zona di Grosseto insieme al Morellino di Scansano (e ad una manciata di chilometri da Montalcino), non solo, per fortuna, non ha causato vittime, ma ha anche risparmiamo vigneti e cantine di un territorio di rara e incontaminata bellezza.
Ma la preoccupazione per la situazione legata alla siccità rimane alta, con gli incendi che in Toscana si stanno moltiplicando nell’ultimo periodo. “Le colture del nostro settore - spiega Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio di tutela dei vini di Montecucco - non hanno avuto problemi. Ma siamo preoccupati perché per il territorio quello che è successo è un problema. Bisogna, a livello generale, fare qualcosa perché l’andamento climatico e la siccità sono sempre peggiori”.
Giampiero Pazzaglia, dg Poggio di Sotto, cantina prestigiosa del Brunello di Montalcino e che fa parte del Gruppo ColleMassari, riferimento del Montecucco, conferma: “non abbiamo avuto problemi, il vino si è salvato”. Ma la situazione rimane monitorata costantemente: le fiamme non sono del tutto spente, dopo la notte di paura.
La Coldiretti, nelle scorse settimane, ha sottolineato che in giugno, 195 ettari in Toscana sono andati in fumo con oltre il doppio degli incendi (+126%) sul giugno 2021. Ed ha chiesto alla vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, di “verificare l’opportunità di aprire la procedura relativa alla calamità naturale, mediante la segnalazione ad Artea, così come fatto per la siccità, per i territori interessati da questi eventi straordinari a partire da luglio”.

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