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ATTUALITÀ

Incendio nel Sud-Ovest della Francia, 16.000 ettari in fumo: i vignerons chiedono aiuto al Governo

Il Premier François Bayrou: “catastrofe di portata inedita”. Ursula von der Leyen, presidente Commissione Ue: “pronti a mobilitare risorse”

È ancora stato di massima allerta in diverse località nel Sud-Ovest della Francia, in seguito al più grande incendio boschivo dell’estate e, in generale, uno dei più devastanti della storia del Paese, che ha causato per ora un morto e diversi feriti, alcuni anche gravi. Sono 16.000 - stando agli ultimi dati ufficiali - gli ettari bruciati nella zona dell’Aude, Dipartimento della regione Occitania, una delle più belle di Francia, nota per i suoi borghi e paesaggi e non ultimi anche i vigneti che a perdita d’occhio si diramano sulle colline in un’area dove la cultura viticola è molto radicata (e che conta appellations come Cahors, Bergerac, Buzet, Madiran, Marcillac, Jurancon, Tursan e Pacherenc du Vic-Bilh). Ancora è presto per fare i primi bilanci sulle perdite in questo senso, ma da quello che traspare dalle parole dei viticoltori locali, la situazione sembra piuttosto complessa, visto anche l’imminente inizio della vendemmia 2025.
È già un disastro -
ha detto Anael Payroudirettore Demoiselles (la cooperativa di Saint-Laurent de la Cabrerisse), a “Vitisphere” - i locali non sono danneggiati, ma siamo preoccupati per l’odore persistente di fumo che si sente dentro la cantina. Credo che il peggio debba ancora venire, perché i resoconti riportano che due terzi delle vigne dei nostri soci sono state colpite in varia misura, da alcuni filari di confine lambiti e bruciati dalle fiamme a parcelle completamente distrutte dall’incendio”.
In Aude per un sopralluogo è arrivato, ieri sera, anche il Primo Ministro, François Bayrou, che ha dichiarato che quanto avvenuto “è una catastrofe di portata inedita” e che si tratta di “un evento legato al riscaldamento climatico e alla siccità”. Affermazioni a cui si è accodata la richiesta da parte di un gruppo di rappresentanti del settore vitivinicolo del Dipartimento, anch’essi giunti sul posto, che hanno sottolineato a Bayrou l’urgente necessità di fornire, viste le condizioni, un sostegno statale alla filiera per mantenere le attività della zona: “avete la possibilità di scegliere se lasciare o meno un deserto al posto dei vigneti”, è stato il messaggio rivolto al Governo transalpino.
Vicinanza è stata espressa anche dall’Unione Europea. La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è detta pronta “a mobilitare le risorse di rescEu”, il meccanismo della protezione civile europea, “per sostenere gli sforzi volti a tenere sotto controllo i roghi”, mentre Hadja Lahbib, Commissaria Ue responsabile per la Gestione delle crisi, ha affermato che vista “la difficile situazione degli incendi nel Dipartimento dell’Aude, Bruxelles è pronta a mobilitarsi se necessario” in aiuto alla Francia.
Nel frattempo, la progressione del fuoco è rallentata - ha fatto sapere la prefettura locale - grazie anche alle condizioni favorevoli della notte, caratterizzate dall’assenza di vento (che, invece, aveva molto alimentato le fiamme precedentemente) e dal calo delle temperature. Christophe Magny, capo dei pompieri di zona, ha fatto sapere alla stampa francese che spera di riuscire a domare l’incendio in giornata: “faremo tutto il possibile per domare il fuoco oggi, prima che il vento non torni nel pomeriggio. Abbiamo mezzi importanti, con 2.000 pompieri venuti qua da tutto il Paese”.

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