La Vernaccia di Oristano Riserva 2006 di Silvio Carta, il Vinsanto di Carmignano Capezzana Riserva 2015 della Tenuta di Capezzana, il Soave Classico Foscarino 2021 di Inama, l’Aransat 2022 di Borgo Savaian di Stefano Bastianini, il Lagrein Trentino Bottega Vinai 2021 di Cavit, il Valdobbiadene Superiore di Cartizze 2022 di Bisol1542 (della famiglia Lunelli), il Taurasi Riserva La loggia del Cavaliere 2016 di Tenuta Cavalier Pepe, il Pinot Grigio Friuli Colli Orientali 2023 di Aganis, il Soave San Brizio 2022 de La Cappuccina, il Paò 2022 di Casalfarneto, il Berlucchi 61 Franciacorta Nature 2017 di Guido Berlucchi, il Mon Satèn Brut 2019 ed il Bokè Brut 2019 entrambi di Villa Franciacorta, il Barolo Docg Luigi Bosca 2020 di Bosca ed il Colli di Luni Etichetta Nera 2023 di Cantine Lunae: ecco le 15 medaglie d’oro dell’Italia al prestigioso “International Wine Challenge” di Londra, arrivato al suo “compleanno” n. 40, e che ha assegnato riconoscimenti a produttori da 38 Paesi del mondo.
E se Francia, Australia e Spagna, ma anche l’Italia, quinta assoluta con 337 medaglie complessive, superata dal Portogallo in posizione n. 4, sono rimaste in cima al medagliere, i Paesi produttori di vino di nicchia, Inghilterra, Georgia, Giappone, Canada, Romania, Ucraina e India, hanno visto aumentare il numero di medaglie assegnate. Segno di un mondo che cambia, così come lo è, a suo modo, la prima medaglia d’oro per un vino orange italiano, l’Aransat 2022 di Borgo Savaian, che ha vinto sia l’“Italian White Trophy” che il nuovo “Italian Skin Contact Trophy”, mentre l’“Italian Red Trophy” è andato al Bottega Vinai Lagrein Trentino 2021 di Cavit.
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