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ECONOMIA

“Investi e rimani liquido”: l’Amarone de “La Collina dei Ciliegi” en primeur

Sono 53 gli investitori nel “Club En Primeur” della griffe della Valpolicella: 47 le barrique vendute, a 18.300 euro ciascuna
AMARONE, COLLINA DEI CILIEGI, En Primeur, FINANZA, vino, Italia
Massimo Gianolli, imprenditore della finanza e alla guida de “La Collina dei Ciliegi”

Investi e rimani liquido” è il claim con cui “La Collina dei Ciliegi”, l’azienda guidata da Massimo Gianolli, imprenditore della finanza, che, nel 2005, ha concretizzato il sogno di produrre vino nella tenuta sulle colline di Erbin, in Valpantena (Verona), da 50 anni di proprietà della famiglia, ha lanciato da qualche anno la vendita en primeur di Amarone della Valpolicella, progetto nato per affermare e valorizzare i vini in cima alla piramide qualitativa dell’azienda, riservato al “Club En Primeur”. Una rivisitazione della secolare pratica commerciale nata in Francia tra i vignaioli di Bordeaux e gli esperti négociant per l’immissione sul mercato delle nuove annate che ha portato alla vendita di 47 barrique di “Ciliegio” - l’equivalente di 14.100 bottiglie da 0,75 litri - a 53 investitori (alcune sono in comproprietà, ndr). Un progetto in crescita, con il prezzo di ciascuna barrique che ha toccato i 18.300 euro: al termine del periodo di affinamento in bottiglia i proprietari potranno scegliere se ritirare il prodotto oppure lasciarlo depositato nel caveau della cantina a temperatura e umidità costanti.

“All’inizio della nostra esperienza - commenta il proprietario de “La Collina dei Ciliegi”, Massimo Gianolli - la grande maggioranza dei nostri investitori era mossa dalla passione, dal gusto di veder crescere e progredire un prodotto vivo; oggi è sempre più evidente anche il carattere finanziario della scelta. La congiuntura sta sicuramente contribuendo alla sperimentazione di formule non convenzionali di investimento, e il vino di alta qualità promette rendimenti elevati”.

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