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Italia Oggi

Rifermentazione per i vini passiti, tardivi e i vin santi … Per i vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica che utilizzano le menzioni tradizionali di Passito, Vin Santo e Vendemmia tardiva è consentita l’operazione di fermentazione e rifermentazione fino al 30 giugno 2023. Lo stabilisce il decreto del ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare n. 660654 del 23 dicembre 2022, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La fermentazione e rifermentazione è consentita dalla normativa italiana (legge 12 dicembre 2016, n. 238) tra il 1 agosto e il 31 dicembre di ogni anno. Tuttavia, è prevista la possibilità di consentire la fermentazione e rifermentazione al di fuori del periodo vendemmiale, per determinate tipologie di vino, alla condizione che tale decisione sia presa attraverso uno specifico decreto Mipaaf, nel quale sono individuate le categorie di vini che beneficiano della deroga ed il periodo entro il quale l’operazione può essere effettuata. Oltre ai vini indicati, il decreto ministeriale prevede la deroga anche per i vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica che ammettono esplicitamente il ricorso ad uve appassite o stramature, nonché per i mosti di uve parzialmente fermentati con una sovrapressione superiore ad 1 bar. Inoltre la fermentazione e rifermentazione tardiva è consentita anche al vino a denominazione di origine Colli di Conegliano “Torchiano di Fregona”. In questo caso la deroga si estende fino al 31 agosto 2023. Infine, per i vini senza denominazione di origine o indicazione geografica, ma comunque ottenuti da uve appassite, con il processo di vinificazione che avviene in contenitori di terracotta interrati o in altre tipologie di recipienti riempiti di uva pigiata unitamente alle bucce, le fermentazioni e le rifermentazioni sono consentite fino al 30 giugno 2023. Le deroghe al testo unico della vite e del vino che sono state di sopra indicate si applicano alla campagna vitivinicola 2022-2023. Il provvedimento ministeriale ha lo scopo di tutelare le produzioni vitivinicole italiane di qualità, tenendo conto delle peculiarità del processo produttivo.

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