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Italia Oggi

Damilano extra Langhe. Otto ettari nel Cortonese. Caccia al Timorasso … Peri il barolista ricavi per sei mln (+20%) e 430 mila bottiglie vendute… Il barolista Damilano chiude un 2022 con ricavi in crescita di quasi il 20% a 6 min di euro e 430 mila bottiglie vendute, di cui 130 mila di Barolo. In dicembre l’azienda piemontese ha perfezionato l’acquisto di 8 ettari di terreni sui Colli tortonesi, inoltre cerca un vigneto di Timorasso in affitto per avviare a breve la produzione. Una svolta per Damilano, storicamente coinvolta nei rossi delle Langhe. Guido Damilano, dg e comproprietario, si dichiara soddisfatto del 2022 nonostante “la corsa di energia e imballaggi abbia pesato sul conto economico. Nel complesso abbiamo realizzato un salto del fatturato e arrotondato i margini. Abbiamo confermato i volumi di Barolo e spinto sulla crescita di Barbera d’Asti, Langhe, Nebbiolo e Arneis. Dulcis in fundo, siamo rientrati nei vini Top 100 di Wine Spectator con la Barbera d’Asti 2020 che ha dato un contributo alle vendite”. Prima ancora, il critico enologico americano James Suckling ha premiato con 99 punti il Barolo Docg Riserva Cannubi 2015, il brand bandiera della cantina piemontese. E per il 2023? “Rimaniamo ottimisti nonostante qualche ombra”, risponde l’imprenditore. “Notiamo che i vini che soffrono di più sono quelli di fascia medio bassa che non è il nostro target. Siamo più preoccupati invece per il clima impazzito e le scarse precipitazioni invernali: potrebbero preludere a una nuova siccità estiva. Nel 2022 abbiamo prodotto il 15% in meno. L’abbiamo scampata per poco”. Quanto alla partecipazione al nuovo Salone del vino di Torino, Damilano sottolinea: ‘Quest’anno continueremo a partecipare a Vinitaly e ProWein, per il Salone di Torino ci penseremo nei prossimi giorni, anche se giochiamo in casa e sarebbe importante esserci. Rimane che continuiamo a interrogarci sull’utilità delle fiere: forse sarebbe meglio coinvolgere i nostri clienti, portarli sul territorio per capire cosa c'è dietro una bottiglia di vino”. Damilano conferma lo shopping sui Colli Tortolesi di 8 ettari di terreno nudo, “anche perché non c’era nulla in vendita”, e la ricerca in questi giorni “di un vigneto in affitto per avviare una piccola produzione di Timorasso. Appena 2-3 mila bottiglie, giusto per l’avvio. Il progetto Timorasso ha un piano di sviluppo triennale”. Con la diversificazione nel Timorasso, Damilano segue la strada tracciata da altri blasonati produttori di Barolo e Barbaresco, come Vietti, Borgogno, Renato Ratti, Martinetti, Roagna, Pio Cesare, Oddero, La Spinetta, Sordo e Voerzio Martini. Il Derthona Timorasso è un vitigno autoctono della provincia di Alessandria, a bacca bianca, longevo e di buona struttura. La produzione è limitata ad appena un mln di bottiglie e anche l'estensione del vigneto è di appena 340 ettari con una cinquantina di produttori. Nelle Langhe, la famiglia Damilano conta su 57 ettari vitati collocati tra Barolo, Grinzane Cavour, La Morra, Sino e Casorzo. Da queste colline arrivano i cru Barolo Docg Cannubi e Barolo Docg Riserva Cannubi 1752. Accanto ai due vini portabandiera ci sono i Baroli Brunate, Cerequio, Liste e Raviole.

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