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Italia Oggi

Spumante, ai giovani piace dolce: una ricerca Eurisko fa il punto sul mercato italiano. Dove manca la cultura del brand. Consumi a +7%. Ma si beve soltanto nelle grandi occasioni ... Lo spumante secco piace sempre di più agli italiani ma si continua a berlo solo nelle grandi occasioni, mentre quello dolce conquista i giovani. E’ questo il dato più netto che emerge dall’ultima ricerca sul vissuto degli spumanti realizzati da Eurisko. Se gli alcolici non vivono un momento felice, le bollicine italiane si confermano in controtendenza: perlomeno gli spumanti secchi, che nel 2002 registrano un aumento del 7% dei consumi contro la leggera flessione degli spumanti dolci. Dunque in alto i calici, sì, ma quando? Non spesso: il 61% degli italiani beve spumante almeno una volta l’anno contro una media internazionale che arriva a sei volte l’anno. Il calice con le bollicine serve a sancire i momenti importanti della vita: il 74% degli intervistati è infatti molto (41%) e abbastanza (33%) d’accordo con l’affermazione di bere spumante solo nelle occasioni importanti.
Una frequenza d’uso così bassa stride con la capacità produttiva nazionale, che è invece molto alta: grazie a circa 240 milioni di bottiglie, siamo infatti il quarto prodotture mondiale di spumanti. Ma come consumatori non brillano affatto: le stime parlano di una consumo interno di sole due bottiglie pro capite l’anno contro le quattro della Francia e le sei della Germania ...

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