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Italia Oggi

Le nuove tendenze dell’enologia in uno studio di Promotor - Vino, passione doc - Sono oltre 6 milioni i wine trainer - Enoteche come fossero musei d’arte, bottiglie ricercate come pezzi d’antiquariato. Il popolo degli enoappassionati è in aumento: si tratta di un esercito di oltre 6 milioni di uomini e donne, i cosiddetti wine trainer che, stimolando il consumo del vino, rappresentano un canale distributivo alternativo che si affianca ad enoteche, grande distribuzione e ristorazione. Per fare luce su un comparto che diventa sempre più strategico, il centro studi Promotor ha deciso di condurre un ricerca ad hoc. I risultati saranno presentati a metà novembre, in occasione della terza edizione del salone del vino al Lingotto fiere di Torino, ma ItaliaOggi è già in grado di anticipare alcune delle tendenze più evidenti.
In Italia, per esempio, si inizia a preferire la qualità alla quantità così come si è disposti a apendere un po’ di più per una bottiglia, acquistando un prodotto che sicuramente non deluderà le aspettative.
“Noi italiani”, spiega Giam Primo Quagliano, direttore del centro studi Promotor, “preferiamo il vino delle nostre terre a quello straniero, eccezion fatta per lo champagne che rimane l’unico ad entrare in Italia senza problemi. Cresce il consumo del rosso ma si assiste anche una forte rivalutazione dei vini bianchi”. E i numeri parlano chiaro: il fatturato del settore, secondo i dati di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), ha raggiunto nel 2002 la quota di 8.500 milioni di euro registrando una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Il valore aggiunto e gli utili sono aumentati del 10%, mentre la produzione industriale è cresciuta del 2%, in linea con la tendenza generale dell’industria alimentare. A questo giro d’affari bisogna aggiungere anche le numerose attività collaterali, dall’editoria specializzata ai corsi di degustazione, dalle serate a tema, ai wine bar, luogo d’incontro per aperitivi o per il pasto di mezzogiorno. L’enoappassionato ha, in media, un’età tra i 30 e i 40 anni, può contare su un buon reddito e ha una discreta istruzione, per lo più è residente al Centro-nord, luogo di produzione dei vini più famosi.
Dallo studio di Promotor risulta in forte ascesa anche l’interesse delle donne per il vino: sono loro a determinare sempre più gli stili di consumo all’interno della coppia. Altra tendenza è quella del minor consumo del bianco a favore del rosso che viene servito anche in nuove maniere, come per esempio in grandi bicchieri e molto freddo. Come è già successo in Gran Bretagna e in Germania poi cominciano a nascere gli enoclub: ritrovi per appassionati che diventano delle piccole centrali d’acquisto e si avvalgono di consulenze di esperti per rifornirsi dei vini preferiti.

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