Italia Oggi

Cala l’export dei vini italiani...Il vino italiano va a due velocità: il prodotto senza caratteristiche perde terreno, quello richiesto dal mercato registra interessanti incrementi. Produzione e fatturato sono tuttavia in costante crescita: 53 milioni di ettolitri per un volume d’affari pari a 7 miliardi di euro (+3% rispetto al 2001), dei quali 3 miliardi ottenuti dall’export (+4%). Nei prossimi mesi il settore vitivinicolo dovrà reggere anche la concorrenza dei paesi emergenti, tra cui Australia e Cile che registrano una crescita dell’export del 60%, contro il 30% dell’Italia. Secondo Assoenologi, per affrontare la pressione dei nuovi paesi produttori occorre operare con una vera e propria rivoluzione partendo sia del vigneto che della struttura aziendale, e puntando su consorzi e sull’allargamento delle aree coltivate. L’Italia sconta infatti fli svantaggi legati alla ridotta e frammentaria dimensione delle aziende che registrano una superficie media di 0,9 ettari contro i 10 della Francia e i 300 dell’Australia. La ricetta è l’accorpamento delle imprese di piccola dimensione in consorzi capaci di ridurre soprattutto i costi della produzione e del marketing e di pensare sempre meno alle sovvenzioni.