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Italia Oggi

Prosecco: Adami, presidenza bis… Sono ambiziosi, ma tutti alla portata, i progetti enunciati da Franco Adami, presidente riconfermato peri i prossimi tre anni alla guida del Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. La nomina completa così le cariche sociali, dopo quelle del cda, a maggio, e del direttivo, nei giorni scorsi. Al suo fianco siedono, come vicepresidenti, il confermato Valerio Fuson, enologo di Villa Sandi e la Gioiosa, e Lodovico Giustiniani, amministratore dell’azienda agricola Conte Collalto.
«So che questa riconferma», ha detto Adami, «rappresenta una grande responsabilità e da parte mia l’impegno sarà proseguire quanto il Consorzio di tutela ha avviato in questi anni.
Anzitutto l’attività di tutela, rafforzata oggi dall’avvio del piano di autocontrollo, ma anche quella di comunicazione, cresciuta sensibilmente, come dimostra l’importanza assunta da eventi come Vino in Villa, che ha raggiunto una dimensione internazionale. Tutto ciò è reso possibile grazie alla fattiva e determinante collaborazione con la Camera di commercio».
La prima novità del secondo triennio di Adami sarà la ristrutturazione interna del Consorzio, per dare più ascolto alle moltiplicate esigenze degli associato: per questo, alcuni consiglieri avranno incarichi speciali. Di grosso impegno sarà poi la modifica del disciplinare, - che inizierà un percorso di valorizzazione del territorio, potenziata, in futuro, mi auguro, anche dalla differenziazione in sotto zone, grazie alla ricerca in collaborazione con l’Istituto sperimentale di viticoltura.
Non secondaria, in un momento di difficoltà del settore a livello nazionale, la ricerca di nuovi mercati. I produttori di prosecco, per la verità, hanno subito meno di altri il contraccolpo in termini di vendite; tuttavia, la conoscenza di nuovi mercati internazionali è ormai un imperativo. Così, grazie al Centro studi avviato dal distretto con il supporto della regione Veneto, della Camera di commercio di Treviso e di Veneto banca, saranno aumentate le attività di marketing all’estero. Nello specifico, si punterà sugli Stati uniti, con una promozione istituzionale della denominazione e con un evento dedicato.
Tutte attività che puntano a incrementare i 40 milioni di bottiglie vendute nel 2004 con un fatturato di 250 milioni di euro, con il 85% di produzione venduta all’estero.

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