Italia Oggi

Agea compra l’uva rimasta in cassa … Sbloccati 9,6 milioni di euro per rastrellare le eccedenze di produzione. Finanziamenti goccia a goccia. L’Agea passa all’incasso e riscuote dallo stato i fondi necessari a contrastare la crisi dell’uva da tavola, che ha colpito soprattutto le regioni Puglia e Sicilia. Le risorse non sono molte, 9,6 milioni di euro, ma serviranno a rastrellare 800 mila quintali di uva rimaste nelle cassette di viticoltori, invenduti a causa della sovrapproduzione. Un’eccedenza di prodotto tale da “render difficile l’avvio dell’attuale campagna di vinificazione” ha chiosato a riguardo il ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno, che ha cofirmato il decreto ministeriale con cui sblocca i fondi. L’Agea interverrà su una campagna di raccolta in stato piuttosto avanzato, acquistando l’uva direttamente dal produttore, al prezzo di 12 euro netti al quintale. La stessa uva verrà poi trasformata in succo, da destinare ai paesi in via di sviluppo, come aiuto alimentare. L’Agenzia pagherà inoltre tutte le spese di gestione dell’uva raccolta, dal trasporto alla trasformazione (che verrà svolta da ditte individuate dalle stesse unioni produttive) fino al confezionamento e imballaggio ... (arretrato di "Italia Oggi" dell'8 ottobre 2005)