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Italia Oggi

Grande asta dei vini a Firenze ... Ancora un'importante asta di vini a Firenze. Giovedì prossimo la casa d'asta Pandolfini, alla vecchia Stazione Leopolda, batterà 15o lotti di vini italiani e francesi di altissima qualità. In concomitanza con la presentazione della nuova Guida dei Vini 2005, firmata da L’Espresso. In asta 150 lotti di vini pregiati (dal Solaia al Tignanello degli Antinori, da I Sodi di San Nicolò di Castellare di Castellina al Sassicaia, dal Masseto all’Ornellaia, all’Apparita di Castello di Ama al Lupicaia di Castello del Terriccio, dal Solengo di Argiano di Montalcino a Trinoro), equamente suddivisi fra italiani e francesi: tra gli italiani, di grande interesse, anche per la difficile reperibilità sul mercato e per lo straordinario livello raggiunto in pochi anni, le verticali di Messorio e di Scrio della Tenuta di Bolgheri Le Macchiole, ma anche le prestigiose verticali di Barolo Sperss di Angelo Gaja, Vigna d’Alceo del Castello dei Rampolla, Terra di Lavoro di Galardi, Montevetrano, Ricolma di San Giusto a Rentennano. Ci saranno anche una doppia magnum di Pergole Torte di Montevertine e la selezione Tua Rita 2001 composta da due magnum di Redigaffi e Sirah.
Ma la curiosità di quest’asta è un particolare lotto, l’unico “fuori catalogo”, donato dalla famiglia Antinori, in nome della solidarietà: si tratta di uno scrigno contenente le quattro migliori annate di Guado al Tasso (1996, 1997, 1998, 2001) per una degustazione verticale di eccellenza. Molto bella anche la sezione dell’asta dedicata ai vini francesi, con un ruolo da protagonista per lo Château d’Yquem, il re dei Sauternes: si comincia con una bottiglia “targata” 1893, stimata 1.000 euro, seguita da un esemplare del 1906, stimato 800 euro, e poi a seguire una bottiglia del 1908, una del 1916, una magnum del 1924, e ancora lotti con le annate 1953, 1955, per finire in bellezza con una splendida 5 litri del 1983. Grandi annate anche per i grandi rossi di Bordeaux: come i due lotti di Châteaux Margaux e di Haut Brion del 1959, entrambi composti da 2 bottiglie ciascuno e stimati rispettivamente 600 euro e 1.100 euro. O come la grande annata del 1961 che si declina nei lotti composti da 3 bottiglie di Château Latour, stimate 1.100 euro.

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