02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Ornellaia in vetta sui mercati esteri… Dalle dolci colline intorno all’antico borgo medioevale di Bolgheri fino alle vette imbiancate dei monti svizzeri. I prestigiosi vini della tenuta dell’Ornellaia sono infatti tra i più apprezzati dai banchieri e finanzieri elvetici, amanti da sempre delle “ricchezze altrui”. L’azienda che sorge in Maremma, a due passi dallo storico viale dei cipressi cantato dal poeta Carducci, esporta una quota consistente della produzione in terra svizzera. “Esportiamo circa il 70% delle bottiglie, di cui circa il 60% in Europa, dove Germania e Svizzera sono i nostri mercati di riferimento” spiega a Italia Oggi Giovanni Geddes, amministratore delegato dell’azienda che dall’aprile di quest’anno è di totale proprietà della famiglia Marchesi de’ Frescobaldi. “Sui mercati extra-Ue contiamo molto sugli Stati Uniti, Canada, Giappone, e negli ultimi tre anni sulla Russia. La Svizzera resta un mercato di nicchia, ma continua a darci grandi soddisfazioni. In particolare la parte Svizzera tedesca, perché quella francese è legata tradizionalmente ai vini dei cugini transalpini. In generale – continua Geddes – utilizziamo all’estero degli importatori che hanno l’esclusiva del paese. In alcuni mercati come la Germania e l’Inghilterra invece utilizziamo anche importatori differenti, uno per il Masseto e un secondo per gli altri vini prodotti”. Per quanto riguarda invece il mercato interno, “in Italia abbiamo continuato a crescere, malgrado la crisi economica e la sovrapproduzione globale di vino” dichiara l’ad. “In realtà si stanno rafforzando le aziende più forti, con marchi conosciuti e di comprovata e elevata qualità”. Il fatturato della tenuta dell’Ornellaia di quest’anno è in linea con quello del 2004, sui 12 milioni di euro. La produzione nel 2005 si aggira sui 30 mila bottiglie di Masseto, 135mila di Ornellaia e 125mila di Serre Nuove. I prezzi di vendita al consumatore non sono certo bassi, viaggiano intorno ai 100 euro sull’Ornellaia, sui 200 sul Masseto, 30 euro sulle Serre Nuove e Le Volte sui 12 euro. “Il valore di un vino e quello percepito dal consumatore non si basa soltanto sul prezzo” ammette Geddes. “Ma guarda caso il Masseto, in particolare l’annata 2001, ha ricevuto il prestigioso punteggio di 100/100 (l’unico in Toscana) dalla rivista Wine Spectator, la bibbia americana del vino”. (arretrato del 17 dicembre 2005)


Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su