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Italia Oggi

Distribuzione - Gancia, accordo in Francia ... È un accordo commerciale un po' diverso dai soliti; è un'intesa tra filosofie aziendali, in cui il fattore tradizione di famiglia e quello dei grandi numeri trovano una rara compenetrazione. È con questo spirito che la Gancia di Canelli, con un fatturato 2005 di quasi 100 milioni di euro e 20 milioni di bottiglie vendute, ha stretto un accordo con la società francese Boisset, una realtà assai simile a quella italiana. Produttori di vino da lungo tempo, con proprietà in Bordeax e in Borgogna, ma anche tra i leader nella distribuzione di spirits e di aperitivi (sono terzi in Francia, con un fatturato 2005 di 288 milioni di euro) e importatori, i membri della famiglia Boisset operano dal 1961 e sono alla seconda generazione. La loro base operativa è a Nuits-Saint-Georges, a metà strada tra Digione e Beaune.
L'accordo con Gancia prevede l'importazione e distribuzione di alcune delle linee prodotte a Canelli: si punterà soprattutto sull'aperitivo Americano Gancia, ma anche su altri brand dal potenziale sviluppo oltralpe. «Per ora», spiega a ItaliaOggi Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Gancia spa, la holding del gruppo, puntiamo molto sugli aperitivi ma non dimentichiamo il comparto vini, che, per noi, significa principalmente Asti spumante e spumanti metodo classico. La concorrenza di Champagne e di altri spumanti locali è per altro forte. Tuttavia, riteniamo che ci possano essere diversi comparti con un potenziale sviluppo in Francia. Vedremo tra un anno, ad accordo consolidato, quali altri brand enfatizzare oltralpe».
L'accordo con Boisset non si ferma al solo suolo francese. Il gruppo transalpino è infatti molto forte nell'export verso gli Stati Uniti, con una filiale operativa in California e con diramazioni in tutti gli States. Essa sarà coinvolta nell'accrescere l'export degli spumanti, dei vini e degli aperitivi Gancia sul suolo americano. Spiega ancora Lamberto Vallarino Gancia: «Questo non è ovviamente l'unico accordo che abbiamo fatto nel campo della distribuzione all'estero. È l'ultimo, anche se molto importante, di una serie. Abbiamo però sempre applicato la filosofia aziendale che sta alla base dell'intesa con Boisset. Trovare cioè importatori, che abbiano una matrice familiare o che siano profondamente radicati nel paese in cui operano: su questa linea abbiamo definito in passato le intese di esportazione in Giappone, in Portogallo, in Gran Bretagna, in Belgio. Ora stiamo cercando partner adeguati nei due nuovi mercati di sbocco, l'India e la Cina».

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