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Italia Oggi

In tutta Italia, domenica Cantine Aperte ... L'appuntamento è per domenica. Torna cantine aperte, evento che ormai travalica lo stesso mondo del vino, per diventare momento clou di aggragazione diffusa, di giornata all'aria aperta, di turismo, abbinato alla conoscenza di come si lavora in cantina e in vigna. In oltre 900 cantine sono attesi, come di consueto, non meno di un milione di enoturisti: dal Trentino, alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia, si assisterà all'ormai tradizionale transumanza dalle città alle campagne, per una giornata diversa dall'ordinario. A loro volta, i produttori hanno organizzato decine e decine di eventi, grandi e piccoli, per accogliere con simpatia questa massa di persone, divise tra appassionati cultori, curiosi, neofiti, famiglie in gita che non disdegnano una deviazione sul loro percorso. Vista da fuori, questa manifestazione, giunta ormai alla quattordicesima edizione, può apparire fin troppo festaiola e forse lontana dagli scopi dell'inizio; ma Chiara Lungarotti, neo presidente del Movimento del turismo del vino, non è d'accordo.
«La manifestazione cresce anno dopo anno», dice a ItaliaOggi, «grazie all'impegno e all'entusiasmo di un numero sempre crescente di cantine e di produttori. Cantine aperte vuole avvicinare il mondo del vino e la sua cultura alla gente, ma vuole anche dare un'immagine nitida del territorio, senza il quale nessun prodotto riesce a trasmettere emozioni». Secondo molti critici, tuttavia, spesso un evento così importante si stempera in un'offerta banalizzata. Lungarotti tuttavia puntualizza: «Non nascondo che in passato si è corso il rischio di snaturare Cantine aperte. Ma sia l'associazione nazionale, sia quelle regionali sono molto attente a far sì che la giornata non si trasformi in una sagra. La stragrande maggioranza dei produttori ha capito che aprire le cantine alla gente è un doppio guadagno: immediato, perché molti visitatori, dopo le visite, comperano i prodotti in cantina; di immagine, perché nel tempo, saranno portati a riacquistare quei vini, che hanno imparato a conoscere in cantina e li faranno conoscere agli amici, con il passa parola.
Quindi, l'attuale situazione è ottimale? La presidente del Movimento turismo del vino è cauta: «C'è molto da fare», sottolinea, «sul fronte dei consumatori e su quello dei produttori. Un evento come Cantine aperte è un momento importante per l'attività economica di un"azienda, soprattutto se è di piccole dimensioni; inoltre, bisogna migliorare ancora la conoscenza dell'enoturismo presso il consumatore».

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