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Italia Oggi

A Miwine, il vino a scuola di marketing ... Sempre più il mondo del vino deve confrontarsi con tre tematiche, un tempo sconosciute alla maggior parte dei produttori. Il marketing, la logistica, l'abbinamento vino-fashion, prodotto e consumo edonistico. Oggi il magazzino (del distributore o del ristoratore-wine bar) è più leggero che in passato, causa i costi; occorre quindi ottimizzare consegne in tempo reale: e non è problema da poco. Quanto al marketing, oggi è fondamentale per vendere il vino; non basta più il rappresentante; servono strategie precise e condivise, aggiornamento dei decisori d'acquisto intermedi, operazioni articolate e costose con la gd/do, se si vuole entrare in questo canale di vendita. Se poi la gamma spazia dai vini base a quelli di eccellenza e quindi si spalma su canali di vendita diversificati, la difficoltà strategica aumenta.
Di tutto questo si è parlato ieri a MiWine, salone internazionale del vino e degli spiriti, in corso fino a oggi nel nuovo polo di Fiera Milano, nell'atteso convegno organizzato dall'Osservatorio marketing vino di Sda Bocconi sui consumi di vino di qualità a Milano.
Dal primo studio, commissionato da Fiera Milano spa, Sda Bocconi ha messo in rilievo la complessità del rapporto produttore-mercato intermedio-mercato ratailer, consumatore. Gli operatori intermedi, per esempio, puntano a ottenere dai produttori migliori livelli qualità-prezzo e quindi fanno una forte selezione di marchi; così come vogliono avere libertà di scelta nei cataloghi del singolo produttore senza essere obbligati ad acquistare partite di vini non richieste; la filiera commerciale tende poi a specializzarsi, ma chiede anche al produttore investimenti e novità nel packaging e nel servizio, così come fondamentale è l'efficienza della logistica. Infine, è forte, nella fascia enoteche-wine bar, la richiesta di rotazione e quindi, a monte, la ricerca di nuovi prodotti da proporre ai clienti. Che rapporto tenere, infine, con il cliente finale? Sda Bocconi indica alcune tendenze: le insegne forti «posizionano» il vino; l'assaggio è importante per diffondere il prodotto; gli eventi enogastronomici sono importanti per promuovere la conoscenza del sistema dell'offerta; sono sottovalutati i mezzi alternativi di comunicazione (gadget, guide ecc.); la comunicazione deve essere diversificata rispetto al posizionamento del prodotto. Chi vuole farsi conoscere a Milano, nel mondo del vino, è avvisato.

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