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Italia Oggi

Il Prosecco dell’Altamarca sogna la Doc superiore ... Attivo un consorzio di tutela di 15 comuni. Richiesta anche la qualifica cru. Il Prosecco è uno dei vini bianchi storici italiani e viene coltivato e prodotto nel Triveneto. Le bottiglie prodotte superano ogni anno i 140 milioni ma la zona più pregiata è considerato l’alto trevigiano, noto come Altamarca, da dove sul mercato vengono immesse circa 40 milioni di bottiglie. Nella zona dei comuni di Conegliano-Valdobbiadene il Prosecco si fregia della Doc con la dicitura in etichetta che riporta il nome di queste due località.
Ma sull’onda di una sempre maggiore ricerca della qualità, i produttori della zona adesso puntano più in alto. Hanno preso da tempo, infatti, coscienza del fatto di avere un vino che considerano eccellente e vorrebbero, in maggioranza, prendere le distanze dagli altri viticoltori del nord-est e inutile nascondere che il risultato potrebbe essere un aumento di prezzo ovviamente proporzionato, si spera, alla qualità. Il dibattito è in corso e, ad esempio, per Gianluca Bisol, direttore dell’omonima azienda spumantiera, sarebbe interessante ottenere il riconoscimento di una denominazione “Prosecco Altamarca” e la qualifica di “cru” per i prosecchi di Conegliano e Valdobbiadene al apri del Cartizze, che già esiste ed è lanciatissimo in modo da semplificare le denominazioni e renderle più comprensibili anche e soprattutto per gli stranieri. La produzione del “Prosecco Altamarca” sarebbe ben più consistente di quella poc’anzi citata.
Il Consorzio di tutela raggruppa attualmente i produttori di 15 comuni dell’Altamarca su un totale di una quarantina) ma, a parere del presidente Franco Adami, che parla a nome anche dei produttori aderenti, il territorio di Conegliano e Valdobbiadene resta quello di eccellenza per il Prosecco doc. “Per rafforzare questo concetto”, aggiunge, “stiamo proponendo di utilizzare solo il nome della zona per le più selezionate produzioni cioè i cru solo spumati con un disciplinare più restrittivo evidenziando la qualità con l’aggettivo ‘Superiore’ riferiti proprio ai due comuni”.
L’apripista di questa operazione è proprio il Cartizze Superiore, che nel corso degli anni ha dimostrato di essere più conosciuto con il nome dell’area dove si produce che per il vitigno che lo origina. Adeguata documentazione,,per la modifica del disciplinare, è stata richiesta, a tal proposito, dalla regione Veneto recentemente.
Nella zona qualche azienda, come la Bisol, considerata fra le più grandi, ha cominciato a produrre prosecco anche con metodo classico o champenois, cioè la fermentazione in bottiglia, che dà la possibilità a questo vino di esprimere al massimo le proprie caratteristiche. Tra agosto e settembre molti appuntamenti attendono i produttori di Prosecco. Alla vigilia di ferragosto a Cortina d’Ampezzo vino e altri prodotti tipici dell’Altamarca (l’omonima associazione turistica ha varato un apposito progetto di valorizzazione) saranno proposti in degustazione per le vie della città mentre dall’8 al 12 settembre ancora a Valdobbiadene si svolgerà il Forum degli spumanti, con al presenza di diversi vini ospiti di altre regioni.
Autore: Luciano Scarzello

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