02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Uve, sarà una buona annata ... Produzioni in leggero aumento e qualità elevata. Indagine Uiv-Ismea. Ottimi i bianchi, sui rossi invece pesano le recenti piogge... I dati sono in continua evoluzione, così come le condizioni del tempo. La vendemmia 2006 si presenta finora molto buona, almeno nelle previsioni. Ormai in cantina buona parte dei vini bianchi, considerati un po’ ovunque di qualità ottima, grazie alle condizioni climatiche dell’annata, con primavera sufficientemente piovosa, estate calda, ma non torrida (se non, per poche settimane, a luglio) e con buone escursioni termiche in agosto e settembre, che hanno permesso l’evolversi di profumi e acidità, ora si guarda ai rossi. La vendemmia è appena iniziata in alcune zone, in altre si aspetta ancora qualche giorno, ma non poche preoccupazioni hanno dato le piogge insistenti dello scorso fine settimana. Si teme l’inizio di fenomeni marcescenti sui grappoli, con una possibile riduzione della qualità, finora ritenuta molto elevata in quasi tutte le zone vocate. In ogni caso restano alte le aspettative dei produttori. Lo testimonia un’indagine a tappeto, condotta da Unione italiana vini e Ismea, aggiornata alla prima settimana di settembre, dopo una prima panoramica a luglio. Il raccolto dovrebbe sfiorare i 51 milioni di ettolitri, poco sopra quelli registrati l’anno scorso (+ 1%), ma con un aumento del 4% rispetto alla media dell’ultimo quinquennio. La previsione rivede al ribasso le stime di luglio (+4-5%). Spiega Arturo Semerari, presidente di Ismea: "Non ci sarà il pieno del 2004 previsto agli inizi dell’estate, ma non si è neanche verificata l’annata siccitosa che molti temevano". Per Andrea Sartori, presidente dell’Uiv, "una buona annata ci assicurerà un vantaggio competitivo, ma dovremo comunque affrontare i problemi legati alla commercializzazione in uno scenario molto affollato". In ogni caso, il quadro è molto variegato a causa di particolari condizioni meteo, che hanno interessato l’intera penisola. In Piemonte sono molto alte le aspettative, sia per la quantità (stimata in un +10% ai primi di settembre), sia per la qualità, considerata buona. Buone aspettative anche in Lombardia; qualità elevata, ma produzioni diversificate: in calo nel Bresciano e in provincia di Bergamo, in aumento in Oltrepò e in Valtellina. È segnalata in leggero aumento la produzione in Liguria, in forte incremento in Trentino-Alto Adige (+10-15%). Situazione stabile in Veneto e in Emilia Romagna, mentre il Friuli prevede una flessione del 5-10%. Buone indicazioni erano giunte a Ismea-Uiv da Toscana (nella zona del Vino Nobile di Montepulciano ci si attende un’annata storica), Umbria e Lazio (+5-10%), con leggere flessioni segnalate nelle Marche e in Abruzzo. In queste aree pesano però le persistenti piogge dell’ultimo fine settimana. Cali generalizzati sono invece segnalati nel Sud. La Campania stima una flessione produttiva del 15%, ma con alta qualità delle uve. Situazione diversificata in Puglia: crescita produttiva nel Nord della regione e flessione nel Sud, per maltempo e peronospora. Cali significativi (-10-15%) anche in Calabria; situazione stabile in Basilicata. Sicilia e Sardegna attendono uve di ottima qualità.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su