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Italia Oggi

Il vino rischia grosso ... Crollo produttivo con la nuova Ocm. Allarme Fedagri. Si profila un’emorragia occupazionale... “Dalle riforme Ocm di vino e ortofrutta deriveranno perdite di occupazione e produzione”. È l’allarme lanciato da Fedagri-Confcooperative nel convegno organizzato dalla stessa giovedì a Lecce sulle riforme del mercato. “Nel settore del vino si perderebbero 70 mila addetti, il 25% della produzione, pari a 13 milioni di ettolitri di vino e il 20% della Sau vitivinicola. Nell’ortofrutticolo, invece, si rischia di replicare quello che è accaduto per lo zucchero”. È quanto ha dichiarato il presidente di Fedagri-Confcooperative nel corso del congresso salentino, commentando gli esiti della simulazione di impatto economico-occupazionale operata da Nomisma, basata sui dati comunicati dalla Commissione Ue in merito alla possibilità di dover estirpare 400mila ettari in cinque anni, con un budget previsto di 2,4 miliardi di euro.
Il valore medio per ettaro che consegue dalla decisione di Bruxelles in sede di stanziamento del budget è di 6 mila euro per ettaro, un incentivo per i produttori a richiedere il rimborso all’estirpazione sin dal primo anno. La Commissione, poi, fisserà un importo decrescente dal secondo anno in poi. “Il premio di 6 mila euro per ettaro potrebbe essere giudicato conveniente nelle aree dell’Italia in cui la redditività media è più bassa”, sostiene Fedagri. “La simulazione d’impatto, supponendo un premio al primo anno compreso tra 6 e 7 mila euro/ha e attualizzando flussi di reddito costanti fino al 2013, porterebbe a un’ipotesi di estirpazione di 145-160 mila ettari di superficie a vigneto in Italia, concentrati soprattutto nel Meridione. Tale superficie rappresenta il 20% dell’attuale Sau vitivinicola italiana ed equivale al 25% della produzione di vino, pari a 13 milioni di ettolitri di vino (su una produzione media di 50 milioni di ettolitri l’anno)”.
Ma non è tutto. “Tutto ciò”, conclude il presidente, “avrebbe anche una ricaduta sull’occupazione. Tenendo conto della manodopera necessaria alla coltivazione della vite a ettaro e delle specificità colturali e tecnico-agronomiche relative alla vitivinicoltura delle aree potenzialmente soggette all’estirpazione, è possibile stimare l’impatto sull’occupazione in 15.340.000 giornate di lavoro che, tradotte in addetti equivalenti (considerando solo gli impiegati a tempo pieno in un anno), significano 70 mila addetti. Per i lavoratori stagionali, poi, più numerosi degli impiegati a tempo pieno, la stima risulterebbe ancora superiore”.

Simulazione d'impatto dell'estirpazione (come prevista dalle indicazioni della Commissione europea a luglio 2006):
Sau vitivinicola: -145.000-160.000 ettari, equivalenti al -20% del totale nazionale;
Giornate lavorative: 15.340.000;
Produzione: -13 milioni di ettolitri di vino, equivalenti al 25% del totale nazionale;
Occupazione: -70.000 addetti (a tempo pieno)

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