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Italia Oggi

Un consorzio per sei coop del vinicolo ... Cantine Puglia... Cantine cooperative di Puglia alla riscossa. Superando decenni di divisione e unite dalla strategia della qualità, è nato il Consorzio Enocoop promosso da Coldiretti Puglia e Confcooperative Puglia. L’investimento complessivo è di oltre 16 milioni di euro, di cui circa 15 milioni da impiegare in investimenti industriali e circa 1,5 milioni in ricerca, sviluppo e formazione. Non si tratta di idee progettuali ma di un’iniziativa con solide basi economiche visto che, nei giorni scorsi nella sede di rappresentanza della regione Puglia a Roma, è stato sottoscritto il contratto ed il capitolato tecnico del progetto che attingerà alla Misura 4.18. del PorPuglia «Contratti di Programma».
Sono sei le cantine cooperative coinvolte e si tratta di aziende che, da moltissimi anni, hanno archiviato la parentesi buia della quantità e virato verso la produzione di vini Doc e Igt di alta qualità. Del Consorzio Enocoop fanno parte Cantine Due Palme di Cellino San Marco (Brindisi), Cantina Cooperativa Dolce Morso di Mottola (Taranto), Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria di Ruvo di Puglia - Crifo (Bari), Consorzio produttori vini e mosti Rossi di Manduria (Taranto), Cantina Sociale A. De Gasperi di Canosa di Puglia (Bari), Cantina Sociale Sampietrana di San Pietro Vernotico (Brindisi). «Tutte insieme rappresentano oltre 5.000 soci e un gran numero di premi enologici nazionali e internazionali che», dice Giuseppe Brillante, direttore della Coldiretti Puglia, «evidenziano la priorità data alla qualità del vino imbottigliato».
Il contesto italiano annovera 230.000 associati nelle cantine sociali, che producono circa il 40% del prodotto nazionale annuo, pari ad un fatturato di quasi tre miliardi di euro. «Nel Consorzio Enocoop lo infrastrutture per le attività di produzione e servizio», continua Giacomo Ruggieri, presidente di Confcooperative Puglia, «riguardano la almeno due centri di confezionamento e spedizione completamente automatizzati attraverso i quali verranno assemblate le confezioni di prodotto messe a disposizione delle singole strutture associate. L’ammodernamento sarà sostenuto dalle singole cantine e il Consorzio utilizzerà tali strutture acquisendo il servizio». Il Consorzio potrà, così, offrire quella massa critica di prodotto indispensabile per nuove politiche commerciali e un supporto informatico in rete che permetterà in ogni momento di conoscere i quantitativi di uve in lavorazione e il vino in giacenza.
(arretrato di Italia Oggi del 23 dicembre 2006) 

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