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Italia Oggi

Ocm vino, Ue spaccata ... Francia e Spagna sposano le Igt. Denuncia della Cia: serve coesione nella filiera italiana... No all’Organizzazione comune del mercato del vino, sì a Indicazioni geografiche tipiche (Igt). Mentre a livello europeo si discute della riforma dell’Ocm del vino, al cui interno è contenuta anche la proposta di semplificazione della presentazione mediante la possibilità di indicare in etichetta, per i vini da tavola, annata e vitigno, Francia e Spagna, forti oppositori sul tema, si apprestano ad adottare le Indicazioni geografiche tipiche «vignobles de France» e «vinedos de Espana».
Incontrando le critiche della Cia-Confederazione italiana agricoltori, dopo il via libera delle associazioni vitivinicole dei nostri due maggiori concorrenti sui mercati mondiali. «E una scorciatoia maldestra, nel tentativo», sostiene la Cia, «di recuperare quelle quote di mercato di vino che proprio l’Italia, con le sue denominazioni di origine e le sue indicazioni geografiche, ha saputo conquistare grazie al maggiore equilibrio qualità-prezzo dei suoi prodotti».
Forti della conoscenza della complessità e farraginosità della legislazione italiana nonché della propensione alla discussione del nostro mondo vitivinicolo, i francesi, secondo la Cia, «vogliono tornare a rappresentare il vino per eccellenza, mentre gli spagnoli cercano la crescita a due cifre nella competizione mondiale». Secondo la Cia, le indicazioni geografiche nazionali consentiranno infatti ai due paesi di scrivere in etichetta sui loro vini da tavola proprio l’annata e il vitigno, con il vantaggio di due nomi, senz’altro ben noti nel mondo, e potendo a questo punto battersi affinché tali indicazioni non vengano consentite ai vini da tavola «tout court», di cui l’Italia è la maggiore produttrice mondiale. «Forse è giunto il momento», conclude la Cia, «che le istituzioni e le rappresentanze della vitivinicoltura italiana facciano un passo avanti nella coesione della filiera e individuino gli interessi complessivi da difendere, altrimenti i nostri competi- tori europei e mondiali se ne avvantaggeranno».

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