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Italia Oggi

Consumi di vino,Francia versò k.o. ... Entro 2010 Italia e Usa supereranno la nazione... Entro il 2010 il consumo di vino in Francia, che fino a due anni fa era il più elevato del mondo, si ridurrà tanto da essere non solo superato da quello in Italia, e fin qui non è poi una grande sorpresa, ma da risultare persino inferiore agli standard degli Stati Uniti: e questo, per i secolari maestri d’Oltralpe dell’arte enologica, è davvero uno smacco. E quanto emerge da uno studio condotto dall’istituto di ricerca britannico Iswr-Dgr, che ha analizzato le tendenze in atto nel comparto in un arco di tempo compreso fra il 2005 e appunto il 2010. In Francia il consumo, che già era calato dell’11,1% dal 2001 al 2005, dovrebbe scendere ulteriormente nel quinquennio successivo, in tutto di un altro 8,6%; e ciò malgrado lo studio preveda che in tale periodo il mercato vinicolo mondiale crescerà del 9,4%, per arrivare a un giro di affari di circa 90 miliardi di euro o, se si preferisce una grandezza più omogenea, a un totale di 31,8 miliardi di bottiglie vendute. All’incremento, si sottolinea nel documento, contribuiranno in particolare gli acquisti effettuabili ormai senza problemi su internet. Ad alimentare la crescita, oltre alla veterana Italia e agli Usa, saranno soprattutto la Germania ma pure la Gran Bretagna, e anche quest’ultimo è un dato non proprio ovvio.
Ancora meno prevedibile il fatto che la Cina, già nel 2005 decimo paese consumatore al mondo, nel 2010 raggiungerà una crescita settoriale addirittura di quasi il 36%, che farà del suo mercato il più dinamico del pianeta a livello globale. Un’onta, per i poveri francesi: da lavare con il Bordeaux. Intanto nel 2006 le esportazioni made in Italy di vino hanno raggiunto con un aumentò del 7,8% il valore record dì 1 miliardo di dollari negli Stati Uniti. I dati sono stati divulgati dall’Italian Food & wine institute. «Un risultato raggiunto senza l’utilizzazione di tecniche ingannevoli come l’invecchiamento con i trucioli di legno che invece sono permesse nelle produzioni dei concorrenti australiani che vedono crollare le proprie spedizioni in Usa (-4,8%)», ha commentato la Coldiretti mettendo in guardia dagli effetti del provvedimento che di fatto ha autorizzato l’uso della segatura di legno per invecchiare il vino nel 70% della produzione nazionale.
(arretrato di Italia Oggi del 31 gennaio 2007) 

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