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Italia Oggi

Il futuro sta nella tutela ambientale ... Per De Castro... Produttività, tutela dell’ambiente ed energie rinnovabili rappresentano il futuro dell’agricoltura europea. La pensano così il ministro delle politiche Agricole e alimentari Paolo De Castro e il vice ministro britannico alle politiche Agricole e ambientali Lord Jeff Rooker, intervenuti, ieri a Roma, a un convegno sui dieci anni di riforme in agricoltura. «Crediamo nella possibilità di costruire un brillante futuro per l’agricoltura europea», hanno spiegato, «ma dobbiamo insistere nell’impegno di concretizzarlo. Abbiamo già fatto ottimi progressi.
Negli ultimi 15 anni la Politica agricola comune (Pac) europea ha dato agli agricoltori più libertà nella gestione delle attivita commerciali e ha iniziato a riconoscerne la capacità di apportare concreti benefici ambientali alla società. Ma il mondo intorno a noi continua a cambiare e il nostro contesto politico deve a sua volta essere dinamico». Sulla necessità di una conferenza nazionale ha insistito, invece, il presidente della Cia, Giuseppe Politi, secondo cui «la riforma della Pac, i profondi cambiamenti che essa ha comportato, la globalizzazione, i nuovi mercati sempre più squilibrati e privi di regole, la sfida di nuovi paesi emergenti come Cina, Brasile, India impongono un diverso atteggiamento anche da parte del nostro paese».
L’agricoltura ha bisogno di un grande progetto per rilanciare sviluppo e competitività, ha proseguito, «un progetto fondato su interventi mirati, su politiche certe che favoriscano il ricambio generazionale, permettano la costruzione di valide infrastrutture, rafforzino le relazioni di filiera, ridiano impulso forte all’internazionalizzazione del nostro sistema agroalimentare, consentano di governare e guidare l’evoluzione che contraddistinguerà il settore nei prossimi anni». E stata poi la volta del presidente della Coldiretti, Sergio Marini: «La nostra vera scommessa ha come soggetto l’impresa agricola multifunzionale», ha dichiarato, «il motore vero dello sviluppo locale e della crescita del sistema paese. L’agricoltura sostenibile del futuro è quella che si rivolge alla società rispondendo alla domanda di qualità, di identità territoriale ma anche di sicurezza ambientale, energia e bioplastiche, che, con al centro un modello di sviluppo territoriale, rappresentano le nuove frontiere dell’impresa».
Infine, secondo il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni, «l’Italia in questi ultimi 30 anni ha troppo delegato la propria politica agricola alla semplice applicazione dei regolamenti comunitari. Occorre ripartire dallo spirito della legge quadrifoglio del 1977, che si diede una vera e propria politica agricola nazionale».

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