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Italia Oggi

Tocai, piano per l’ emergenza ... Primo: una richiesta sospensiva al tribunale di prima istanza che il 21 marzo a Lussemburgo deve esprimersi in merito al divieto di utilizzo delle denominazioni di tocai friulano dal 10 aprile 2007.
Secondo: la definizione di prodotto detenuto per la vendita che permetta la commercializzazione dell’intera produzione 2006 di tocai friulano facendo riferimento al registro di cantina.
Terzo: l’impegno congiunto per definire ulteriori o nuovi provvedimenti normativi, nell’eventualità che la Corte di giustizia si esprima prima della prossima campagna, solo in modo concordato e congiuntamente.
Quarto: mantenimento dei fondi per la promozione, che verrà attivata dopo la sentenza della Corte di giustizia, sia se rimarrà la denominazione «tocai friulano» sia in sinonimo friulano.
Sono questi i quattro punti per una soluzione transitoria ai problema del tocai, la cui denominazione è oggetto di un contenzioso tra gli enoproduttori friulani e la Commissione Ue. Le Linee d’azione sono state illustrate nei giorni scorsi al ministro per le politiche agricole, Paolo De Castro, in un incontro al dicastero con le associazioni agricole di categoria del Friuli-Venezia Giulia e i rappresentanti dei consorzi Doc e della cooperazione, guidati dall’assessore regionale all’agricoltura, Enzo Marsilio.

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