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Italia Oggi

Il vino italiano piace sempre di più. Usa e Germania guidano la classifica ... Lo ha sottolineato la Cia commentando dati Istat: nel 2006 superati i 18 milioni di ettolitri esportati... Sembra di essere tornati agli anni d’oro precedenti allo scandalo del metanolo o al 1994 e 1999: le esportazioni vinicole italiane hanno abbondantemente superato i 18 milioni di ettolitri, pari al 37% della produzione 2006, per un valore record di quasi 3 miliardi e 200 milioni di euro. Grazie a questi risultati, diffusi nei giorno scorsi dall’Istat, l’Italia si conferma primo paese esportatore di vino nel mondo in quantità e secondo in valore, con una novità rispetto al passato.
È quanto hanno commentato dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori, aggiungendo che, per la prima volta, il valore complessivo delle nostre esportazioni, a parità di differenziale quantitativo, ha rotto il muro della metà del valore delle esportazioni francesi e rappresenta quasi il doppio del valore spagnolo. Infatti, secondo i dati diffusi nei mesi scorsi dai rispettivi istituti statistici nazionali, la Francia ha esportato 14.343.660 ettolitri di vino (+5,8% sul 2005) per un valore di 6,1 mld di euro (+ 11,6% sul 2005), la Spagna 14.439.878 ettolitri (-0,7% sul 2005) per un valore di 1,6 mld euro (+3,89% sul 2005) e l’Italia 18.541.805 ettolitri (+15,13% sul 2005) per un valore di 3,2 mld di euro (+6,5% sul 2005). Insomma, il vino italiano piace sempre di più nel mondo, mentre anche sul mercato interno si registra una seppur lieve ripresa dei consumi (+0,5%) e le importazioni pari a 1.545.848 ettolitri (-9,43% sul 2005) per un valore di oltre 287 mln di euro (+2,11% sul 2005) ristagnano, diminuendo in valore e quantità dai nuovi paesi produttori e aumentando solo per lo champagne.
Gli Usa restano i migliori acquirenti in valore, avendo importato nel 2006 2.356.771 ettolitri per un valore di 809 mln euro, a un prezzo medio per litro di 3,44 euro, mentre la Germania, da sola, ha assorbito il 13% dell’intera produzione italiana della scorsa vendemmia con l’acquisto di 6.479.255 ettolitri per un valore di 703 mln di euro. I primi dieci paesi importatori di vino italiano, nell’ordine Usa, Germania, Inghilterra, Svizzera, Canada, Giappone, Francia, Danimarca, Austria e Olanda, rappresentano da soli oltre l’80% dei volumi e quasi l’85% del valore, ma, tranne il Canada che realizza crescite in valore e volume a due unità, questi mercati cominciano a segnalare una certa stanchezza per cui, hanno sostenuto dalla Cia, prima che sia troppo tardi, è necessario intervenire con un adeguato sostegno alla competitività delle nostre produzioni, soprattutto in considerazione che il nostro maggior competitore, cioè la Francia, è tornato anch’esso a crescere su quei mercati dopo un quinquennio di stagnazione. Interessanti performance sono state registrate sui mercati dei paesi dell’Est a cominciare dai nuovi membri dell’Unione europea, Lituania, Lettonia, Estonia, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania e Ungheria, dove il vino italiano ha conquistato la leadership con un incremento delle importazioni del 247% in quantità e del 79% in valore.
Visti poi i risultati dei nuovi mercati, dove comunque resta leader la Francia, hanno commentato infine dalla Confederazione, sarà necessario agire su di essi con efficaci azioni di promozione e valorizzazione affinché si consolidino e sviluppino, soprattutto per il loro ancora inesplorato potere di assorbimento. Cina, India, Brasile, Russia, Messico, ma anche Corea del Sud, Hong Kong, Thailandia, Taiwan, Singapore, Maldive, Emirati arabi, Repubblica dominicana e altri, con le loro richieste in crescita esponenziale, rappresentano le frontiere dello sviluppo e commentati vanno formati, informati e indirizzati verso i migliori esempi del made il Italy, fra cui il vino.

Top ten dell'export
Paese / In valore % / In volume %
Usa / 4,96 / 5,21 /
Germania / -1,04 / 13,25
Inghilterra / 1,97 / 7,25
Svizzera / 6,74 / -1,23
Canada / 28,79 / 15,79
Giappone / -2,77 / 5,34
Francia / -0,88 / 17,51
Danimarca / 7,95 / 6,86
Austria / -2,31 / 6,01
Olanda / 10,28 / 6,82
Mondo / 6,50 / 15,13
Fonte: elaborazione Cia su dati Istat

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